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26 settembre 2022
Doria (Psd´Az) grande escluso, Ghirra la sorpresa
Il conteggio dei resti favorisce al proporzionale alla Camera la candidata di Alleanza Verdi e Sinistra, bocciando l’uscente del Pd, Romina Mura. Scricchiola ormai l´alleanza Lega-Psd´Az destinata a rompersi dopo la debacle delle urne

CAGLIARI - La netta vittoria di Fratelli d'Italia e del Centrodestra in Sardegna si porta dietro importanti stravolgimenti del quadro politico. Ad iniziare dagli equilibri regionali, sempre più sbilanciati. La debacle dell'unico candidato Sardista, infatti, fa scricchiolare malamente l'alleanza tra il Carroccio e il Psd'Az, destinata ormai a rompersi per le troppe pressioni che arrivano dal fronte interno ai sardisti. Con ripercussioni che potrebbero interessare non solo la giunta regionale.
Carlo Doria, sassarese, parlamentare uscente dopo la vittoria alle suppletive, era quello che teneva in piedi l'asse di potere nel territorio, molto vicino al Governatore Christian Solinas ma anche al Presidente del Consiglio Michele Pais come al sindaco di Alghero Mario Conoci. La sua mancata elezione - la Lega è arrivata quinta nel collegio plurinominale con soli tre posti utili per l'elezione - la dice lunga sul malcontento che si respira a Cagliari, Sassari, Alghero e nel partito.
Nel frattempo cambia il quadro degli eletti nel Centrosinistra a tutto svantaggio del Pd, il vero sconfitto delle elezioni politiche (Enrico Letta traghetterà il partito al congresso di marzo poi l'addio). Il gioco dei resti ha infatti favorito Francesca Ghirra, dell’Alleanza Verdi e Sinistra che toglie un altro seggio al Partito democratico, dove viene eletto soltanto Silvio Lai e non l’uscente Romina Mura: una nuova mazzata per i Dem sardi alle prese con una crisi di rappresentanza importante anche a livello regionale dove vengono superati anche dal Movimento 5 Stelle dopo il cappotto subito nei seggi uninominali.
Nella foto: Carlo Doria con l'assessore Gianni Chessa, anche lui in forte difficoltà in Giunta dopo l'esito delle urne
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