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S.A. 22 agosto 2024
«No alla retrocessione del Marino»
Forza Italia Alghero interviene sul disegno di legge approvato dalla Giunta regionale che mira a riformare la sanità sarda e «retrocede l’Ospedale Marino di Alghero dall´Università alla ASL»
«No alla retrocessione del Marino»

ALGHERO - «Diciamo con forza no al disegno di legge di riforma della sanità che ha il fine di destrutturare la sanità sarda per sostituirne i vertici, e che prevede anche la retrocessione dell’ospedale Marino di Alghero alla ASL. Siamo preoccupati per il religioso silenzio sul tema della sanità algherese del Sindaco Cacciotto». Forza Italia Alghero interviene sul disegno di legge approvato dalla Giunta regionale che mira a riformare la sanità sarda e« retrocede l’Ospedale Marino di Alghero dall'Università alla ASL». «Siamo sempre stati convinti che in tema di sanità occorra accantonare le logiche di schieramento -sottolineano i consiglieri Tedde, Caria, Peru e Bardino-. Tant’è che quando nella scorsa legislatura regionale la maggioranza di centrodestra decise il trasferimento dell’Ospedale Marino alla Azienda Ospedaliera Universitaria con la legge 24 del 2020, noi avviammo una serie di iniziative in città per protestare contro una decisione che ritenevamo non ponderata e priva delle risorse finanziarie per il rilancio della struttura algherese. E forti contestazioni facemmo allorché venne stipulato il Protocollo di intesa fra Università e Regione, che ritenevamo privo dei necessari contenuti e delle indispensabili risorse finanziarie.»

«Da allora -precisano gli Azzurri algheresi- sono trascorsi alcuni anni nei quali alcuni significativi risultati sono stati raggiunti. Sono state ristrutturate le sale operatorie, si è arrivati ad effettuare circa 600 interventi chirurgici ortopedici, l’Università ha dotato il Marino di medici anestesisti e ortopedici e di qualificato personale infermieristico. E’ cresciuto in modo esponenziale il numero degli interventi pur potendo utilizzare una sola sala operatoria. Non tutte le criticità sono state eliminate: due sale operatorie attendono di essere completate e messe in funzione, così come si attende una TAC e una Risonanza magnetica, e si soffre l’impossibilità di poter intervenire su pazienti con malattie gravi con limitazioni importanti. Insomma, c’è ancora molto da fare. Ma la Todde e il campo largo sbagliano politicamente, assumendosi pesanti responsabilità sociali, allorché progettano con una proposta di legge la riforma della sanità sarda, prevedendo anche la retrocessione del Marino alla ASL».

«Una palese manifestazione di furia iconoclasta contro le politiche del centrodestra che rischia di creare danni difficilmente quantificabili alla sanità algherese e sarda e può conseguire l’unico obbiettivo che oggi interessa la Todde e la sua coalizione: destrutturare il sistema con legge al limitato fine di sostituire i vertici delle aziende e soddisfare la voracità di posti di potere della maggioranza. Diciamo chiaramente che siamo contrari a questo modo di concepire la sanità. La salute dei sardi non può essere utilizzata come terreno di conquista di incarichi e di poltronificio per sodali politici. E che ci opporremo con ogni mezzo alla occupazione militare, prima ancora che politica, di un servizio primario per i cittadini al solo scopo di rimpinguare il poltronificio che la Todde sta assemblando per i suoi agitati alleati. Ma chiediamo al Sindaco Cacciotto di uscire da dietro l'angolo politico in cui s'è comodamente rifugiato e di battere un colpo. Faccia finalmente sentire forte la voce della politica e della comunità algheresi a difesa della nostra sanità» chiudono da Forza Italia.
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