S.A.
27 novembre 2024
Posidonia, Martinelli: Regione penalizza Alghero
La Regione ha deciso che i contributi andranno prima ai Comuni che riposizionano la Posidonia in spiaggia e solo secondariamente a chi decide di disfarsene presso un impianto, proprio come Alghero è costretta a fare per la straordinarietà dei depositi: la denuncia del consigliere Gianni Martinelli
ALGHERO - «La giunta regionale, con delibera 40/49 del 16.10.2024 ha stabilito le nuove modalità di accesso ai contributi per i Comuni costieri che affrontano la problematica della Posidonia spiaggiata penalizzando, di fatto, Alghero. Nelle modalità di attribuzione del contributo infatti è stata aggiunta (rispetto agli anni passati) un importante specificazione: la Regione ha deciso che i contributi andranno prima ai Comuni che riposizionano la Posidonia in spiaggia e solo secondariamente a chi decide di disfarsene presso un impianto, proprio come Alghero è costretta a fare per la straordinarietà dei depositi. Ad Alghero riposizionando in loco avremmo dei muri di posidonia alti diversi metri non più nei soli punti di stoccaggio ma in tutte le spiagge».
A spiegarlo è Gianni Martinelli, capogruppo in consiglio comunale di Noi Riformiamo Alghero che specifica: «si tratta di fondi, ormai strutturali dal 2021, (500.000 euro all’anno) da spalmare tra i Comuni che, avendo necessità di gestire la posidonia spiaggiata, ne facciano richiesta. Un'azione di giusto sostegno alle Amministrazioni comunali costiere per fronteggiare la ricorrente problematica stagionale di accumulo dei depositi di posidonia e che frequentemente, coinvolgono spiagge urbane e periurbane, dove l’ingente quantità di accumuli è tale da impedire o compromettere la regolare fruizione durante la stagione estiva. Grazie a quelle risorse Alghero solo nel mese di Febbraio 2024 ricevette circa 370.000 euro (di quei 500.000 stanziati per tutta la Sardegna) per poter svolgere le operazioni di rimozione e invio a trattamento della posidonia. Proprio grazie a quel finanziamento sino a qualche settimana fa si è dato proseguo alla rimozione dei cumuli storici di San Giovanni e Punta Negra, poi interrottisi per carenza di ulteriori fondi che evidentemente è necessario reperire con urgenza».
Secondo Martinelli quella della Regione a trazione centrosinistra (come il comune algherese ndr) è una scelta che «va contro tutte le attività portate avanti dal Comune di Alghero negli ultimi 6 anni e ci fa fare un tuffo nel passato e dimostra quanta poca sensibilità vi sia verso la problematica di Alghero e delle sue specificità». «Son passati 6 ANNI da quando il Comune di Alghero, per primo in tutta Italia, iniziò a sperimentare l’utilizzo di un apposito impianto per il trattamento della posidonia spiaggiata. Una scelta obbligata quella di disfarsene per via della straordinarietà degli spiaggiamenti» evidenzia il consigliere comunale. Martinelli ripercorre gli ultimi anni: «A seguito del primo anno di sperimentazione, con l'allora amministrazione Bruno, negli ultimi 5 anni non solo si sono ottenute ingenti risorse per poter inviare presso appositi impianti la posidonia stoccata dando priorità a quella che si trovava depositata fuori dagli arenili che per norma andava rimossa prioritariamente) e portando quasi a zero i depositi (al netto di quanto ancora presente presso San Giovanni e Punta Negra) ma si sono ottenuti anche importanti finanziamenti per la costruzione di un impianto di trattamento nella zona industriale di San Marco ( 5 milioni ottenuti con IL PNRR) e annesso sito di messa a riserva (deposito che permetterà in futuro di evitare gli accumuli nelle spiagge) per ulteriori 2 milioni ottenuti sempre dalla Regione nell’anno 2023». E conclude con un appello diretto agli alleati a Porta Terrai: «a questo punto auspichiamo che l'amministrazione comunale proceda subito, anche attraverso i suoi riferimenti in Regione a richiedere ed ottenere uno stanziamento straordinario per Alghero (estromessa da quelli ordinari) al fine di concludere l’importante lavoro di rimozione dei siti storici portato avanti in questi anni. Su questa battaglia che è una battaglia di continuità delle buone pratiche portate avanti negli anni, c’è la necessità di concentrarsi con maggiore attenzione».
Nella foto: Gianni Martinelli
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