S.A.
14:33
Un terzo dei pensionati sardi con meno 800 euro al mese
Nell’isola l’assegno mensile di un pensionato è più basso di circa 300 euro rispetto al resto d’Italia. Per questo è di vitale importanza una lotta contro il caro vita e il ripristino dell’assegno di inclusione sociale

CAGLIARI - Circa un terzo dei pensionati sardi non riesce a raggiungere gli 800 euro al mese. Nell’isola l’assegno mensile di un pensionato è più basso di circa 300 euro rispetto al resto d’Italia. Per questo è di vitale importanza una lotta contro il caro vita e il ripristino dell’assegno di inclusione sociale. Ma anche la promozione di forti politiche sociali a favore della terza età favorendo, invecchiamento attivo, la solidarietà intergenerazionale, l’alfabetizzazione digitale e la parità di genere, la lotta al patriarcato e agli stereotipi. Sono alcuni degli obiettivi rilanciati a Cagliari durante l’incontro “NOI su un percorso comune” organizzato dalla UIL Pensionati e dall’ADA, la l'associazione per i Diritti degli Anziani, rete associativa ispirata proprio ai valori della Uilp.
«Dobbiamo avere uno sguardo ampio e inclusivo che non si limiti alla sola popolazione anziana, ma consideri nella sua interezza la longevità intergenerazionale e le diverse culture con le quali le generazioni di giovani e anziani si confrontano e si realizzano», ha spiegato nella relazione introduttiva il segretario generale della UilP Sardegna Rinaldo Mereu, auspicando una «visione globale" che inglobi politiche sociali, pianificazione e fonti di finanziamento per raggiungere gli obiettivi della tutela della popolazione anziana». «E' cruciale – ha detto Mereu - strutturare “un percorso comune” di informazione, conoscenza, condivisione e partecipazione con l’obiettivo finale di creare la consapevolezza diffusa che il cambiamento non è solo una questione di azioni concrete, ma soprattutto di chi porta avanti e interpreta la sfida in positivo».
L’accordo tra Uilp e Ada prevede due tipologie di azione: da un lato un intervento sul grande tema del volontariato e della promozione sociale. E dall’altro l’implementazione della progettazione sociale, collegata a progetti innovativi e alla partecipazione ai bandi pubblici. Per questo l’Ada, la 55ª rete associativa del Terzo settore, ha messo in campo una rete di progettisti, una rete per la promozione di voci di genere e una rete di giovani per fare in modo di avere sempre più volontari. La Uilp ha inserito nel Tavolo anche il progetto lanciato dall’ADA “Vivere Digitale” che punta sulla necessità di promuovere, stimolare e definire progetti che includano modelli di assistenza integrata che utilizzando I.A. e strumenti digitali migliorino il coordinamento tra “servizi sanitari e sociali” nell’ambito dei distretti. Ma anche ambienti favorevoli agli anziani che promuovano città e case intelligenti che integrano tecnologie digitali per supportare una vita indipendente.
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