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S.A.
12:33
«Marino, rinviare trasferimento all´Asl»
Ospedale Marino di Alghero, Pais consigliere comunale della Lega: «Rinviare di sei mesi il trasferimento alla Asl. Legge ideologica e disastrosa»

SASSARI - «Gli effetti della legge regionale n. 8 dell’11 marzo 2025, che prevede il trasferimento della gestione dell’Ospedale Marino di Alghero dall’AOU di Sassari alla ASL, e che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 1° gennaio 2026, devono essere rinviati almeno di sei mesi».
È la richiesta avanzata da Michele Pais, consigliere comunale della Lega ad Alghero ed ex presidente del Consiglio regionale della Sardegna, che denuncia la totale impreparazione della Regione nell’attuazione di una norma «nata solo da un impulso ideologico, immotivato e distruttivo».
«Si tratta di una legge concepita unicamente per cancellare quanto di buono era stato fatto dal centrodestra, solo perché funzionava – spiega Pais –. A otto mesi dalla sua approvazione non è stato compiuto alcun passo concreto per predisporre il trasferimento di gestione: non c’è chiarezza sul personale, non sono state definite le modalità di passaggio, né le garanzie per medici, infermieri e tecnici che dovrebbero lasciare l’AOU per transitare nella ASL di Sassari. Una confusione totale che riflette l’incapacità dell’attuale Giunta regionale di sinistra, la quale aveva promesso di migliorare la sanità ma l’ha invece peggiorata in ogni settore».
Pais sottolinea come la situazione sia «talmente grave da aver costretto l’assessore regionale al Lavoro, Desirè Manca, ad aprire un vero e proprio “poliambulatorio di ascolto” dei problemi sanitari dei cittadini – peraltro solo di Sassari – certificando così il disastro in corso e bocciando di fatto l’operato del suo stesso compagno di partito, l’assessore alla Sanità Bartolazzi». «Davanti a una legge inutile e dannosa, che rischia di distruggere l’eccellente operatività dell’Ospedale Marino di Alghero, ricostruita con anni di lavoro e sacrifici dopo il tentativo di chiusura – anch’esso firmato dalla sinistra nel 2017 – chiedo che almeno si rinvii l’entrata in vigore del provvedimento», conclude Pais. «Sarebbe una pezza a uno strappo, una boccata d’ossigeno per i cittadini e per gli operatori sanitari oggi abbandonati allo sbando».
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