A.B.
31 luglio 2008
Progetto integrato di gestione turistico-sanitaria per Casteldoria
Finito il tempo delle attese e delle promesse mancate. Ecco il piano

SASSARI - «Una struttura di eccellenza sia sul piano turistico e alberghiero che dal punto di vista sanitario, quaranta posti di lavoro in due anni e la possibilità di sfruttare le acque termali come risorsa energetica». Ecco come le terme di Casteldoria, «esempio ultra quindicennale di cattiva amministrazione e simbolo delle opportunità sprecate dalla Sardegna nord ovest, diventa il motore, il principio ispiratore di un processo di sviluppo e di rilancio che da oggi si coniuga al presente e non più al futuro». Parola di Alessandra Giudici. Non senza emozione, il presidente della Provincia di Sassari ha ripercorso questa mattina, nel corso di una conferenza stampa nella Sala Angioy del palazzo della Provincia, le tappe principali di «un cammino che ha portato questa Amministrazione a fare in poco più di due anni, con grande impegno e non senza difficoltà, quello che non era mai stato fatto per interi lustri».
In un certo senso, quel cammino si completa oggi, con il passaggio di consegne ai responsabili dell’associazione temporanea di imprese che avrà il compito di gestire Casteldoria per i prossimi vent’anni. Di quel raggruppamento fanno parte la “San Consulting” e l’“Hotel Taloro”, che stamattina, prima di presentare il piano industriale, hanno voluto sottolineare l’impegno profuso dall’Amministrazione Provinciale. «La concessione annunciata oggi segna l’inizio di una nuova epoca e la fine di un’attesa che si è protratta per intere legislature, facendo gridare da più parti allo scandalo per una risorsa che ora il presidente della Provincia di Sassari confida di restituire al territorio nelle sue piene potenzialità, ci contiamo anche noi», hanno detto sia Bachisio Falconi che Giovanni Maria Sanna prima di illustrare per sommi capi un progetto integrato che prevede «la creazione di una struttura sanitaria di eccellenza a livello internazionale, grazie anche alla qualità delle acque di cui disponiamo e all’ambiente in cui è ubicata la struttura», come ha spiegato Giovanni Maria Sanna, e «la nascita di un impianto alberghiero a quattro stelle superiore, in grado di occupare quaranta lavoratori del territorio entro un paio d’anni e di dare il là allo sviluppo di un sistema turistico che integri la risorsa termale col mare e tutto ciò che c’è in mezzo», come ha annunciato invece Bachisio Falconi.
È stato l’assessore Provinciale ai Lavori Pubblici, Piero Nurchis, a raccontare dell’idea «avuta dalla Provincia e già trasformata in un progetto da ventimilioni di euro grazie alla consulenza di una delle maggiori società del settore – come dice lui stesso – per lo sfruttamento delle risorse geotermiche al di là delle terme». In sostanza, l’ipotesi su cui si sta lavorando prevede lo sfruttamento delle acque termali come risorsa energetica per il fabbisogno di Santa Maria Coghinas, Valledoria e Viddalba. «Disponiamo di settanta litri di acqua al secondo, anziché sprecarne una buona parte potremmo utilizzarla per produrre energia – aggiunge l’assessore – con notevole guadagno in termini ambientali ed economici». Tra l’altro, «sarebbe il primo esperimento del genere in Sardegna, potremmo diventare un modello da esportare in altre aree che dispongono di una risorsa analoga». Piero Nurchis ha poi parlato del «notevole sforzo compiuto da questa amministrazione per tenere in piedi il sogno di dare un futuro a Casteldoria, investendo ingenti risorse per adeguare alle nome una struttura obsoleta e fatiscente».
Degradata al punto da suggerire al presidente della Provincia una riuscitissima metafora. «Abbiamo trovato una pietra sporca, completamente coperta di fango – ha detto Alessandra Giudici – e l’abbiamo ripulita, ora vogliamo ricavarne un prezioso diamante». Una pietra preziosa «che sarà il simbolo di questa amministrazione – è stata la conclusione – che mantiene le promesse fatte e vuole restituire al territorio le sue risorse nelle loro piena efficienza e operatività, e vuole dargli il coraggio di scommettere su una nuova stagione di sviluppo».
Nella foto: Alessandra Giudice, presidente della Provincia di Sassari
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