L’onorevole regionale Valdo Di Nolfo commenta la recente pubblicazione dell´ordinanza del Parco di Porto Conte sul controverso campo boe e attacca il consigliere comunale della Lega, Michele Pais
ALGHERO - «Fin dall'insediamento mi sono impegnato per risolvere una questione delicata, ereditata dal centrodestra, che rischiava di compromettere seriamente l’attività nautica e turistica nella splendida area del Parco Naturale Regionale di Porto Conte»: così l’onorevole regionale Valdo Di Nolfo commenta la recente pubblicazione dell'ordinanza del Parco di Porto Conte sul controverso campo boe [
LEGGI]. L’ente gestore del Parco ha infatti appena pubblicato un’ordinanza urgente che regola l’utilizzo dei campi boe, in attesa dell’approvazione del piano di gestione definitivo. Un provvedimento che contiene alcuni punti chiave di grande rilievo: nelle zone ZSC, cioè Rosso, Lazzaretto e Olandese, sono consentiti sia l’ormeggio che l’ancoraggio. È inoltre autorizzata la balneazione, preservando così la piena fruibilità di questi tratti di mare da parte di residenti, diportisti e turisti.
«È stato un percorso difficile e complesso – prosegue Di Nolfo – ma alla fine siamo riusciti a smontare il piano scellerato della Lega, che avrebbe distrutto il sistema nautico algherese, penalizzando pesantemente un settore fondamentale per l’economia locale. Con questo atto abbiamo non solo salvato la nautica e l’attività dei diportisti, ma dimostrato nei fatti che impegno, studio e dedizione portano alla soluzione dei problemi concreti dei cittadini. A chi prima sosteneva il progetto del campo boe e oggi, in cerca di una nuova verginità politica, abbaia alla luna, rispondiamo con i risultati. Un ringraziamento particolare per la professionalità e la capacità di ascolto va al presidente del parco Emiliano Orrù, ai componenti del CdA Luca Pais e Franca Carta e ai due Assessorati Regionali ambiente ed Enti Locali». L’onorevole regionale conclude sottolineando l’importanza di continuare a lavorare «con serietà e responsabilità, nell’interesse esclusivo del territorio e della comunità che lo vive».
Nella foto: Valdo Di Nolfo