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S.A. 11 luglio 2025
Dermatite nodulare: Coldiretti fa pressing su Regione
Coldiretti Sardegna in una lettera inviata all´assessore regionale della Sanità e all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) rivendica le necessarie informazioni sulla gestione in atto dell’emergenza dermatite nodulare contagiosa (LSD) – malattia che sta mettendo in ginocchio il comparto bovino sardo
Dermatite nodulare: Coldiretti fa pressing su Regione

CAGLIARI - «L’annunciato arrivo del vaccino vivo-attenuato sta generando ancora oggi forti preoccupazioni nelle campagne sarde, alimentando un clima di incertezza e timori tra gli allevatori. Le voci che si stanno diffondendo, spesso senza un adeguato riscontro scientifico, stanno contribuendo a una crescente paura sulla sicurezza del vaccino e su possibili effetti collaterali. Per questo chiediamo massima chiarezza sull’efficacia del vaccino, sulle sue indicazioni e controindicazioni, affinché gli allevatori possano affrontare l’emergenza con consapevolezza e responsabilità». È quanto ha chiesto Coldiretti Sardegna in una lettera inviata all'assessore regionale della Sanità e all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (IZS) per avere le necessarie informazioni sulla gestione in atto dell’emergenza dermatite nodulare contagiosa (LSD) – malattia che sta mettendo in ginocchio il comparto bovino sardo.

I nostri allevatori meritano di sapere se le vaccinazioni sono l’unica strada percorribile e, in questo caso, quali siano i reali benefici del vaccino previsto, quale sia la sua efficacia documentata, anche sulla base delle esperienze fatte in altri Paesi europei – sottolineano il presidente e direttore di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e Luca Saba – è necessario sapere quali possano essere gli eventuali effetti collaterali, sia nel breve che nel lungo periodo. Gli allevatori temono cali produttivi, aborti, blocchi delle movimentazioni ancora per tempi lunghi - dice - chiediamo di avere informazioni a tutela della salute animale ma anche della tenuta economica delle aziende agricole coinvolte".

Nello specifico, nella missiva Coldiretti oltre a chiedere di conoscere se esistano alternative percorribili alla vaccinazione e di rendere pubblici i dati relativi agli effetti del vaccino già impiegato in altri contesti, anche di sapere se vi siano eventuali reazioni avverse osservate nei bovini e di chiarire quali siano le tempistiche previste per la somministrazione, l’espletamento delle procedure sanitarie e la ripresa delle movimentazioni degli animali. Inoltre, insieme al piano di contrasto alla malattia, per Coldiretti Sardegna è necessario che «siano previsti strumenti di ristoro e sostegni economici adeguati per le aziende che dovessero subire danni diretti o indiretti, non solo per la diffusione della malattia ma anche per le conseguenze legate alle azioni di contrasto, comprese quelle vaccinali come per esempio cali produttivi, eventuali aborti o addirittura capi morti - sottolinea Coldiretti - il comparto bovino sardo rischia di pagare un prezzo altissimo in un periodo in cui aveva raggiunto una fase positiva, con prezzi soddisfacenti, mercati vivaci e un importante consolidamento delle filiere. Gli allevatori non possono restare soli davanti al rischio di perdere animali o reddito».
21:35
Complessivamente, sono 42 i focolai di Dermatite bovina confermati ad oggi nell’isola, di cui 11 quelli estinti. I capi vaccinati, su tutti i territori, sono 114.700, corrispondenti al 40,53% della popolazione bovina dell’isola
23/8/2025
Gli uffici comunali stanno verificando la fattibilità economica dell’intervento con il supporto di una appropriata valutazione tecnica dell’operazione. Il comunicato del Comune segue l´appello e la raccolta firme promossa dai volontari della Struttura di Pala Pilastru per salvare il centro e gli animali custoditi
14:20
Nel Nord ovest Sardegna, dove sono stati registrati 5 focolai, sono oltre 1.000 le aziende (su un totale di 1.923), con circa 30.000 capi (su circa 52.000 bovini censiti nel territorio) che sono già state interessate dalla profilassi vaccinale, con una percentuale vaccinale che supera il 52%



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