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Cor 9 agosto 2008
Stintino: a Nicola Mancino la cittadinanza onoraria
Una seduta straordinaria del Consiglio comunale per celebrare i vent’anni di autonomia del Comune da Sassari
Stintino: a Nicola Mancino la cittadinanza onoraria

STINTINO - Una seduta straordinaria del Consiglio comunale per celebrare i vent’anni di autonomia del Comune da Sassari. Una riunione con la quale il Consiglio, su proposta del primo cittadino, proprio ieri sera ha conferito la cittadinanza onoraria al vicepresidente del Consiglio superiore della Magistratura, Nicola Mancino che dal 1967 trascorre le sue vacanze a Stintino.

La cerimonia che si è svolta nella sala consiliare di Via Torre Falcone, affollata da stintinesi e da tanti turisti che non hanno voluto mancare a questo importante appuntamento, ha rappresentato il momento clou dei festeggiamenti del ventennale dell’autonomia, che già avevano preso il via il 13 luglio scorso con la manifestazione aerea delle Frecce Tricolori.

L’8 agosto del 1988 nasceva il Comune di Stintino, il piccolo paese smetteva gli abiti di Circoscrizione comunale di Sassari per iniziare a camminare con le proprie gambe. «L’autonomia amministrativa di Stintino – ha detto il sindaco Antonio Diana – rispondeva quindi non ad un capriccio dei suoi abitanti, ma ad una esigenza che affondava le sue radici nel periodo in cui gli stintinesi vivevano all’Asinara». È dalla storia del paese che il primo cittadino ha iniziato il suo discorso, dalle famiglie che abitavano l’isola a quelle 45 che, esiliate dall’Asinara nel 1885 per far posto ad un carcere, fondarono Stintino.

«Parlare della conquista dell’autonomia – ha ripreso il sindaco – significa tornare indietro al 1974 quando, grazie alla tenacia di alcuni compaesani, nacque il Comitato per l’autonomia, che si propose di tentare tutte le vie utili per raggiungere questo traguardo». E proprio al Comitato che ieri sera l’assemblea, su proposta del sindaco, ha votato all’unanimità l’intitolazione della sala consiliare. Il sindaco e due dei tre primi cittadini che lo hanno preceduto, Giovanni Greco e Lorenzo Diana, hanno scoperto una targa commemorativa. Il primo sindaco, Gavino Benenati, è deceduto poco meno di 10 anni fa.

Il sindaco quindi ha ripercorso gli anni che videro impegnato il comitato promotore nelle attività politiche e negli incontri con l’amministrazione comunale di Sassari e quella regionale a Cagliari. Quindi l’attività delle amministrazioni che hanno preceduto quella attuale e la dichiarazione di un obiettivo: «Lo consideriamo – ha detto Diana – come la cerniera tra il passato e il futuro: ricoprire nel Parco dell’Asinara un ruolo preminente che compete a Stintino, perché gli avi degli stintinesi la popolarono e la difesero per secoli e lì riposano, perché essa costituisce la naturale continuazione del territorio comunale».

Un ruolo riconosciuto dallo stesso presidente del Consiglio regionale, Giacomo Spissu intervenuto alla cerimonia, «per assicurare lo sviluppo e la crescita del territorio». Una crescita che il Comune ha dimostrato di avere, «sapendo confrontarsi con le istituzioni», ha sottolineato Gianvalerio Sanna assessore regionale agli Enti locali, «e dimostrando la sua maturità».

Una maturità che lo stesso Nicola Mancino ha riconosciuto a Stintino e nel suo discorso ha ricordato come i Comuni abbiano bisogno di aprirsi al confronto, con le amministrazioni provinciali e regionali. E, rifacendosi alle parole del Capo dello Stato, ha ricordato la necessità del confronto delle idee tra maggioranza e opposizione e della disponibilità al dialogo. Il neocittadino, che dal 1967 è assiduo frequentatore del paese, già da tempo aveva espresso il suo amore per Stintino: «E’ rimasto impresso nei miei ricordi, fu amore a prima vista», aveva scritto nel libro “Stintino: vele e mare nel golfo dell’Asinara” (edito da Delfino). Una passione e una ammirazione per le dune della Pelosa che lo spingono ad una considerazione sull’ambiente e la tutela del territorio: «Ho sempre sostenuto che la cosa più bella sono le dune, che ora si sono ridotte. Credo che quella strada, se potesse essere eliminata, ricomporrà le dune e permetterà di avere una spiaggia meno angusta».

Quella di ieri era anche una seduta “speciale”, così l’ha definita il presidente del Consiglio Comune, Gavino Pippia, che del comitato promotore era stato uno dei membri attivi. «Mi sentivo un cuccioletto, trentaquattro anni fa – ha detto – lavorando assieme a quelli che rappresentarono le varie correnti politiche presenti in paese, Fortunato Denegri e Gavino Benenati». Una seduta, quella di ieri, che Pippia ricorderà anche perché suggella i suoi vent’anni di attività politica all’interno della sala consiliare di Stintino, dove ha sempre seduto dalla nascita dell’amministrazione.

Nella foto Nicola Mancino



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