Antonio Burruni
17 agosto 2008
Olimpiadi, Day 8: Altre due medaglie per l’Italia
Alessia Filippi centra l’argento nel nuoto (con il nuovo record italiano), mentre le fiorettiste colgono il bronzo a squadre

PECHINO – La seconda settimana di gare alla ventinovesima Olimpiade in corso di svolgimento a Pechino, vede il medagliere azzurro toccare quota sedici. Mentre resta invariato il numero degli ori, sei, aumentano di un’unità sia gli argenti che i bronzi, entrambi a quota cinque, portando così l’Italia all’ottavo posto del medagliere olimpico.
La medaglia d’argento è arrivata dal settore nuoto per merito di Alessia Filippi. La “Pupona”, ha centrato il secondo posto nella gara degli ottocento metri stile libero con il tempo di 8’20”23, abbassando così di cinquantasette centesimi il record italiano. E’ la terza volta quest’anno che la romana va sotto il limite nazionale, dopo averlo strappato per diciannove centesimi, nel 2007, a Cristina Sossi nel fantastico 1989 che vide il limite scendere di ben quattro volte (le prime tre per merito di Manuela Melchiorri). E’ la seconda volta che il medagliere azzurro riceve una medaglia da questa gara. La volta precedente fu grazie a Novella Calligaris, nei Giochi di Monaco di Baviera nel 1972. Tornando alla gara di ieri, la vittoria è andata alla britannica Rebecca Adlington, che con la prestazione “monstre” di 8”14”10, ha polverizzato il precedente record del mondo, detenuto dalla statunitense Janet Evans (8’16”22 a Tokyo 1989) e quello europeo fatto segnare dalla transalpina Laure Manadou lo scorso anno (8’18”80). Leggendo il tempo dell’inglese ed i precedenti limiti, si capisce la grande impresa della prima classificata e quanto poco potessero fare le altre per contrastarla in una giornata perfetta. Sul terzo gradino del podio è salita la danese Lotte Friis (8’23£03), mentre non sono riuscite ad entrare in zona medaglie la rumena Camelia Alina Potec, quarta (batté nei duecento metri stile libero delle Olimpiadi di Atene 2004 Federica Pellegrini) e la padrona di casa Li Xuanxu, quinta.
Nella gara del fioretto a squadre femminile, l’Italia presentava la prima, la terza e la quarta classificata della gara individuale, quindi la medaglia era annunciata. Non il metallo però, che si è rivelato essere il meno nobile. La trentaquattrenne jesina Valentina Vezzali, la ventottenne triestina Margherita Granbassi e la trentottenne jesina Giovanna Trillini ha superato agevolmente, 37-24, la Cina padrona di casa nei quarti di finale. Ma in semifinale, l’ostacolo rappresentato dalla Russia si è rivelato troppo alto, ma non solo per merito delle avversarie. Una Trillini troppo contratta e dei giudici di gara decisamente insufficienti, hanno condotto le ex sovietiche alla vittoria, con la stoccata decisiva, quella del 21-22, segnata durante l’extra time. La gara, poco lineare nel suo svolgimento e, soprattutto, nel suo epilogo, costerà ora due mesi di squalifica al Ct Magro, reo di aver protestato in maniere giudicata eccessiva. Boyko, Lamonova e Nikichina hanno poi agevolmente disposto delle statunitense Cross, Smart e Thompson in finale (28-11), conquistando l’oro e lasciando alle americane l’argento. Le azzurre hanno invece conquistato la medaglia di bronzo, battendo nettamente, 32-23 l’Ungheria. Nella finalina, l’Italia non ha schierato la Trillini, all’ultima gara con la maglia azzurra, preferendole la più giovane Ilaria Salvatori. La ventinovenne di Frascati ha fatto decisamente la sua parte ed il fioretto azzurro è di bronzo.
Nella foto: Valentina Vezzali e Margherita Granbassi sul podio della gara individuale
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