Antonio Burruni
9 dicembre 2008
Tasse: da Alghero al Consiglio Comunale di Bologna
Crack San Giorgio: Serafino D’Onofrio, consigliere di Società Civile-Il Cantiere, sottolinea le inquietanti analogie tra i crediti del Comune di Alghero e di quello felsineo. Da Alguer.it interrogazione in Consiglio

ALGHERO – Il problema-Secal c'è e si vede. La querelle "San Giorgio" supera i confini cittadini, valica il Mar Tirreno e mostra la sua presenza anche in altri Comuni. Problemi analoghi a quelli algheresi, sono infatti riscontrabili anche in altre realtà nazionali, come si legge nel documento presentato giovedì 4 dicembre dal consigliere comunale bolognese Serafino D’Onofrio, rappresentante del gruppo consiliare “Società Civile-Il Cantiere”.
D’Onofrio, dopo aver letto le notizie riportare da Alguer.it, mette in relazione i mancati versamenti da parte della società di gestione ai Comuni (4milioni 300mila euro per Alghero e 400mila euro in più per Bologna, stando al documento presentato). Ma le similitudini non sembrano finire qui. In materia di fideiussioni, infatti, spiega D’Onofrio, «San Giorgio ha presentato all’Amministrazione Comunale di Alghero una fideiussione garantita da “Fidecomm Spa ed una successiva di “Fidicomm Spa”. Anche il Comune di Alghero non ha potuto escutere la fideiussione Fidecomm, per la nota cancellazione della società dall’Albo dei soggetti autorizzati».
Il consigliere comunale, ha inoltre dichiarato al Procuratore della Repubblica che «fra Gestor e S.Giorgio Spa, c’è una identità di comportamenti, di debiti e di documenti fideiussori nulli o falsi. E poi, una continuità do amministratori». L’ex amministratore della Gestor sarebbe ora passato in San Giorgio. D’Onofrio ricorda poi come ad Alghero, gli amministratori comunali abbiano presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Sassari, mentre il Collegio dei Revisori dei Conti ha predisposto una relazione sul caso. Lo stesso consigliere, avrebbe anche parlato direttamente con l’assessore Pais per uno scambio di vedute sulle analogie tra i due Comuni.
Nel corpo del documento presentato in Consiglio, D’Onofrio si chiede se l’Amministrazione bolognese di centrosinistra sappia che, dal mese scorso, la San Giorgio ha cambiato denominazione in “Tributi Italia Spa”, «mantenendo come Ad lo stesso Paolo Vito Marti, amministratore di Gestor e San Giorgio e, credo, indagato dalla Procura di Bologna per truffa aggravata». Le differenze tra le due Amministrazioni Comunali indicate da D’Onofrio, riguardano il mancato coinvolgimento del Collegio dei Revisori felsinei e la mancata presentazione di un esposto alla Procura, al contrario di quanto fatto ad Alghero. D’Onofrio presenta sul proprio sito, sia la Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti, sia l’esposto presentato alla Procura della Repubblica di Sassari dagli stessi Amministratori algheresi.
La risposta alle sue domande è arrivata nella seduta di venerdì 5 dicembre dall’assessore al Bilancio, Contabilità Economica, Controllo di Gestione, Entrate, Patrimonio e Personale Paola Bottoni, che ha chiarito come l’Amministrazione bolognese fosse a conoscenza del passaggio da San Giorgio a Tributi Italia e «il fatto che Paolo Vito Marti, sia indagato dalla Procura della Repubblica di Bologna per truffa aggravata non rileva da un punto di vista giuridico ai fini degli attuali rapporti contrattuali con questa Amministrazione». Inoltre, spiega come nel Comune bolognese non conoscessero la situazione creditoria di Alghero, ne le azioni successive. Per quanto riguarda i Revisori dei Conti, il delegato non ritiene che questo debba essere coinvolto nella valutazione della vicenda, in quanto «organo di verifica e non di gestione e che comunque la pratica a tutt’oggi è gestita dagli uffici comunali competenti, in particolare dal Settore Entrate, che ha sottoscritto il contratto, in collaborazione con il Settore Legale».
Secondo Bottoni, l’Amministrazione Cofferati non ha presentato un esposto alla Procura, «perché non si ritiene possa configurarsi il reato di appropriazione indebita. D’altra parte, a conferma di quanto detto, la stessa Procura della Republica di Bologna, da quanto appreso dai giornali, sembra che abbia inviato a Paolo Vito Marti un avviso di garanzia per truffa aggravata relativamente alle fidejussioni presentate a questo Comune, ma non risulta che abbia inviato un avviso di garanzia per appropriazione indebita».
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