Antonio Burruni
29 dicembre 2008
Secal: Interrogatori sotto l’albero
Le Forze dell’Ordine hanno ascoltato l’assessore alle Finanze ed i dirigenti comunali del settore. La drammatica situazione finanziaria sembra non trovare sbocco, non arrivano i versamenti

ALGHERO – Non c'è pace per il settore Finanze del comune catalano dopo il "buco" milionario che espone il comune, in seguito a scelte discutibili e, probabilmente, poco ponderate. Settimana di Natale movimentata per gli uffici Finanze di Alghero. La Polizia è entrata in Via Santi Angeli per effettuare un attento controllo della documentazione riguardante il rapporto tra Comune di Alghero e Secal (la società voluta dall'amministrazione in carica per gestire le entrate comunali derivanti dalle tasse versate dagli algheresi), per poi sentire l’assessore comunale alle Finanze e Bilancio Michele Pais e i dirigenti del Settore.
Uno dei primi atti pianificati dalla Magistratura. Diretta conseguenza della denuncia che proprio Pais, insieme al sindaco di Alghero Marco Tedde e al presidente della Secal Caria avevano sporto negli uffici del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, in seguito al buco di milioni di euro derivante dal mancato versamento delle tasse riscosse dai cittadini, nelle casse comunali. Si tratterà, infatti, di capire bene i rapporti tra Comune, Secal e San Giorgio. Con tutta probabilità saranno spulciati i capitolati che governano gli accordi con le società private e fatta luce su eventuali "anomalie" contrattuali che hanno permesso, fino ad ora, il verificarsi di una simile situazione in seno al comune catalano.
«E’ necessario cambiare le regole del gioco», spiega Michele Pais riferendosi al contratto tra l’Amministrazione Comunale e la società che gestisce la riscossione dei tributi. «O si fa un cambiamento radicale – continua – o il rapporto finisce. E’ nostro interesse e nostro impegno recuperare fino all’ultimo euro, più gli interessi e le spese, ed è quello che faremo. E’ necessario modificare il rapporto, e con la Secal stiamo lavorando in questa direzione. I soldi non possono essere mobilitati per contratto da nessuno».
Intanto nelle casse comunali mancano ancora all'appello circa 4 milioni di euro, un'enormità. Tutti soldi pagati dai contribuenti algheresi ma mai versati dalle società di riscossione nelle casse comunali. «Dal 17 novembre stiamo incassando - puntualizza l'assessore Pais - ma non abbiamo ancora fatto i conti esatti. La direzione da seguire è quella dei versamenti quotidiani e non più trimestrali, con l’impossibilità di alcuno di distrarre la somma da quella normale. Stiamo lavorando per arrivare a questo».
Nella foto l'assessore alle Finanze catalano Michele Pais
|