Il Premier apre a Cagliari la campagna elettorale del candidato del centrodestra alla carica di Governatore Ugo Cappellacci. Soru polemico: hanno fatto fare ai sardi un referendum inutile e costoso
CAGLIARI - Inizia ufficialmente la sfida Berlusconi-Soru nell'Isola. Intendo fare una campagna per dare il mio contributo, da innamorato della Sardegna, ha detto Berlusconi all'apertura della campagna elettorale di Ugo Cappellacci, alla Fiera campionaria della Sardegna.
«La Sardegna è l'isola del sole, del mare, bisogna potenziare queste sue vocazioni, soprattutto per turismo ed agricoltura, andando verso uno sviluppo che crei occupazione, perchè questo è il problema della Sardegna».
«In questo senso - conclude Berlusconi - credo di poter dare una mano alla campagna elettorale e di poter essere poi vicino con il governo del Paese a una Giunta che i sardi vogliono come cambiamento rispetto a ciò che è stato fino ad oggi». Io sono un liberalizzatore, di tutti i vincoli posti dal Governatore Soru, ha poi aggiunto. A chi gli chiedeva se fosse realmente un "colonizzatore", come detto dal patron di Tiscali, Berlusconi è stato chiaro: Ebbene si, sono venuto in Sardegna con la bandana.

Renato Soru ha invece aperto il suo intervento nella Fortezza Arbuticci di Caprera polemizzando proprio con il presidente del Consiglio. «Mi fa piacere che Berlusconi sogni per l'isola un futuro da grande oasi naturale - ha detto - ma lo deve spiegare ai suoi uomini che da molto tempo, invece, combattono contro il Piano Paesaggistico della Regione e che hanno fatto fare ai sardi un referendum costoso e inutile».
Dopo aver sottolineato il grande impegno della Regione dopo l'addio degli americani, con i numerosi lavori in itinere che garantiranno sviluppo nell'Isola una volta ultimati, ha poi toccato molti argomenti concreti. Sono venuto in uno dei posti più belli della Sardegna nel giorno in cui la destra apre la campagna elettorale a Cagliari, ha sottolineato, e non l'ho fatto per caso. La sfida continua. /
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