«Il triste teatrino cui abbiamo assistito in questi giorni non è che l'ulteriore prova di quanto il "sindaco" Marco Tedde anteponga i propri interessi privati ai compiti e ai doveri che la sua carica gli imporrebbero» è la dura critica che il Cantiere Sociale rivolge al primo cittadino algherese. Il movimento politico, non la manda a dire e parla di «disprezzo» del sindaco nei confronti della sua maggioranza, il consiglio comunale e l’intera città di Alghero.Valdo Di Nolfo e compagni accusano Tedde non solo di aver aspirato ad «una poltrona meglio retribuita» in Regione, ma, una volta non ottenuta, di «ritornare sui propri passi e non riferire di fronte all’assemblea pubblica le ragioni delle dimissioni».

Non è la prima volta che Marco Tedde rinuncia alla propria carica e poi ci ripensa. Nel passato, i problemi erano interni alla maggioranza, nelle ultime settimane, invece, il sindaco non aveva nascosto l’aspirazione di candidarsi per un posto di consigliere a Cagliari. Dai vertici del Pdl gli hanno preferito altri nomi e la «repentina retromarcia» non è stata ben accolta dalle file dell’opposizione. Non solo, Tedde non è stato l’unico della sua coalizione a tentare la discesa in campo, diversi nomi del centro-destra algherese ci sono pure riusciti e ora si contendono, ciascuno con le proprie liste, un posto di consigliere regionale.

Quella del Cantiere Sociale è l’ultima denuncia, in ordine di tempo, da parte di esponenti del centro sinistra. Parole dure dai candidati di Rifondazione e Comunisti Italiani, Carlo Sechi ed Elias Vacca; ancora critiche dai consiglieri d’Opposizione. L’accusa è sempre la stessa: «hanno cercato protezione in lidi più sicuri nel momento più difficile per la città»; quando si deve rispondere ad una crisi generalizzata e un tasso di disoccupazione preoccupante; quando si devono discutere importanti questioni per il futuro di Alghero, non ultimo, il tanto atteso Puc.