Sara Alivesi
14 gennaio 2009
Idv, Alghero contro Palomba
Il direttivo algherese dell´Italia dei Valori si schiera a fianco del consigliere comunale Gianni Cherchi, escluso dal partito e invita a non votare i concittadini scelti per rappresentare il gruppo di Di Pietro alle prossime elezioni regionali

ALGHERO - Il Coordinatore cittadino dell’Italia dei Valori, Giuseppe Piras, ha riunito il Direttivo algherese per analizzare la situazione del gruppo politico, in seguito alla decisione dell’onorevole Palomba, di estromettere dal partito il consigliere comunale Gianni Cherchi. "Improvvida" è stata definita la scelta di Palomba sia nella sostanza della questione; sia nella forma, visto e considerato la diffusione a mezzo stampa, senza una preventiva comunicazione né all’interessato né agli altri rappresentanti.
«Questa sua autonoma imposizione – è l’accusa rivolta a Palomba – ci appare oltre che stupida, quantomeno irrazionale, antidemocratica e, soprattutto, in contrasto con i principi ispiratori del Partito che, a quanto pare soltanto a parole, si erge a difensore della legalità, dei valori e della democrazia». Parole forti dai politici algheresi nei confronti dell’onorevole sardo, responsabile, secondo Piras e compagni, di una «pessima gestione» del partito in Sardegna, ma fatto ben più grave, sempre protetta e confermata dai vertici nazionali.
L’atteggiamento «più monarchico che democratico» che non avrebbe tenuto conto del giudizio del direttivo algherese, né del volere degli elettori (di Cherchi), accende un confronto più aspro in vista del confronto elettorale del 15 e 16 febbraio. Nella scelta dei candidati per la Regione, infatti, Palomba avrebbe scelto alcuni algheresi che non farebbero parte dell’I.d.V., senza consultare ancora una volta il gruppo già presente in città.
«Ci auguriamo che qualcuno intervenga, prima che sia troppo tardi, affinché il Partito sia affidato a chi sappia organizzarlo, gestirlo e farlo crescere come merita» è l’augurio del coordinamento cittadino che invita l'elettorato catalano a «non sostenere la candidatura dei signori imposti da Palomba come espressione del territorio di Alghero».
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