A.B.
25 marzo 2009
Provincia: Giudici e Vacca replicano a Deriu
Presidente e vicepresidente del territorio sassarese rispondono al presidente della Provincia di Nuoro: «Nelle nostre casse non c’è alcun tesoretto, solo soldi impegnati»

SASSARI - «Nelle nostre casse non c’è nessun tesoretto, quei soldi sono già investiti in opere pubbliche». È l’analisi dell’assessore provinciale del Bilancio e Risorse finanziarie, il vicepresidente Pinuccio Vacca, che risponde così all’allarme lanciato nei giorni scorsi dal presidente della Provincia di Nuoro, Roberto Deriu, secondo il quale tra le pieghe dei bilanci di Province e Comuni sardi si nasconderebbero cinquemiliardi di euro da spendere. Entrando più nel dettaglio dei “tesori dimenticati” dagli enti locali, Deriu aveva attribuito alla Provincia di Sassari una disponibilità non sfruttata di circa duecentocinquantamilioni di euro. «Le somme cui si riferisce il presidente Deriu sono già impegnate anche se non ancora liquidate», spiega Pinuccio Vacca. «Si tratta di cifre destinate a lavori, servizi e forniture già appaltati e a gare d’appalto già aggiudicate – aggiunge – ma ovviamente quei soldi verranno smaltiti nel tempo, dato che le opere pubbliche si liquidano per stati d’avanzamento».
Nessuna “tirchieria” da parte dell’Amministrazione Provinciale sassarese, dunque, e «nessuna gara a reperire risorse che poi non utilizziamo, sarebbe una follia», commenta l’assessore provinciale, che comunque «giudico come fatto positivo che lo Stato ci includa nella categoria degli enti virtuosi sia per il rispetto al patto di stabilità, sempre onorato, sia perché i nostri conti hanno un saldo positivo». E si tratta di conti reali, «visto e considerato che siamo l’unica Provincia sarda che ha saputo esigere da Roma sessantanovemilioni di euro relativi a trasferimenti erariali da compiersi nel 2003 e negli anni precedenti e mai effettivamente compiuti - prosegue Vacca - Si tratta in sostanza di «soldi che nel 2007 rischiavano di essere cancellati per sempre dal bilancio dello Stato e a quel punto non li avremmo mai potuti avere». Essere riusciti a salvare quelle entrate, al contrario, «ha prodotto due effetti positivi – assicura l’assessore – da un lato disponiamo di una migliore liquidità, dall’altro siamo sicuri che l’avanzo di bilancio, che è parte integrante del bilancio di previsione, sia reale». Altri, al contrario, «non avendo percorso la stessa strada rischiano in futuro di trovarsi con un buco di bilancio considerevole».
E a proposito di avanzo di amministrazione interviene il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, che ha un’idea precisa. «Il nostro tesoretto inutilizzato, se proprio la vogliamo mettere in questi termini, è nascosto proprio lì. La caccia al tesoretto noi l’abbiamo già fatta attraverso una complessa e produttiva operazione di revisione dei residui relativi a opere già concluse ma per le quali erano state accantonate prudenzialmente ulteriori risorse disponibili». Con un buon risultato. «È anche grazie a questa minuziosa opera di “pulizia” del bilancio che oggi disponiamo di un avanzo di amministrazione di quindicimilioni di euro non vincolati – specifica Alessandra Giudici – si tratta di soldi che al momento non sono destinati a nessun investimento in particolare, sebbene non ci manchino certo idee progettuali su cui investire». L’unico problema, non irrilevante, è che «il loro utilizzo è di fatto bloccato dai paletti imposti dal patto di stabilità», lamenta il capo dell’esecutivo di piazza d’Italia. In ogni caso, «come pare evidente a tutti, si tratterebbe di una cifra molto meno consistente dei duecentocinquantamilioni di euro di cui ha parlato Deriu – conclude Alessandra Giudici – che posso solo rassicurare sull’impegno di questa amministrazione a investire sul territorio ogni risorsa disponibile».
Nella foto: Alessandra Giudici, presidente della Provincia di Sassari
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