S.A.
14 aprile 2009
Macioccu: no alla tassa di soggiorno
Netta posizione del presidente della Federalberghi e Confturismo Giorgio Macioccu sulla tassa di soggiorno da destinare ai turisti che scelgono la Sardegna come metà di vacanza

ALGHERO - Le numerose presenze in Riviera del Corallo durante le festività pasquali fanno emergere inevitabilmente dei bilanci positivi e negativi sul turismo locale. Oltre agli aspetti da migliorare nell'ambito dei servizi e dell'offerta, una vecchia polemica viene ripresa all'indomani della Pasqua: la tassa di soggiorno.
In disaccordo con l'imposta da destinare ai turisti che scelgono la Sardegna come meta di vacanza, il presidente della Federalberghi per il nord Sardegna e Confturismo, Giorgio Macioccu. «Il balzello avrebbe effetti del tutto negativi sul comparto turistico sardo - dichiara Macioccu - già penalizzato dagli elevati costi di trasporto». Quella del presidente dell'associazione di categoria è una posizione chiara e netta contro un'ulteriore tassazione che pregiudicherebbe il turismo dell'Isola a vantaggio della concorrenza sempre più agguerrita di altri località balneari del Mediterraneo.
Il problema dei trasporti di merci e persone e dei costi elevati che ne derivano, è particolamente sentito da Macioccu che sollecita le istituzioni regionali a rivendicare gli svantaggi dell'insularità e il riconoscimento della penalizzazione geografica annunciati in un nuovo provvedimento del Governo centrale, «i cui effetti pratici potrebbero rappresentare una svolta storica per il turismo e l'economia della Sardegna» ha commentato l'imprenditore alberghiero.
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