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Luigi Coppola
9 settembre 2004
“Voci d’Europa”, a Portotorres XXI Festival Internazionale di musiche polifoniche
Dal 8 al 12 settembre la rassegna promossa dal Coro Polifonico Turritano si articola in un attraente programma di partecipanti

Al via la ventunesima edizione della rassegna internazionale dei cori polifonici, nell’unico scenario dell’abside della Cattedrale di San Gavino a Portotorres.
La rassegna promossa dal Coro Polifonico Turritano, nella direzione artistica del maestro Giovanni Acciai e del maestro Luca Sannai, si articola in un attraente programma di partecipanti dal 8 al 12 settembre ed ha per tema "I tesori polifonici europei". Nonostante le ingenti difficoltà che in più di un´occasione ne hanno pregiudicato seriamente la messa in opera, il festival continua nel segno di una tradizione che riunisce gruppi canori di livello mondiale, traendo nei giorni delle esibizioni un alto valore d’ecumenismo e solidarietà fra i popoli delle nazioni rappresentate.
La scarsa attenzione per quest´evento (apprezzato all´estero dove più di una televisione nazionale ha mandato nel corso degl’anni, inviati per le riprese video), è espressa a chiare lettere dal direttore artistico Giovanni Acciai che nella presentazione della guida illustrata, denuncia come in passato il totale disinteresse delle istituzioni nazionali e locali per incentivare una cultura all´iniziazione musicale.
Paradossalmente proprio lo scorso anno in occasione del ventennale della manifestazione e del millecinquecentesimo anniversario del martirio di san Gavino, venerato protettore della città turritana, l´attesa edizione da ricordare, è stata salvata in extremis, garantendo l´esecuzione dei concerti per soli tre giorni, per un’inopinata mancanza di fondi.
Nella serata inaugurale, dopo il consueto saluto del sindaco, il debutto è affidato al Coro Nazionale di Svizzera, già Choeur Suisse Des Jeunes di Lucerna. La formazione elvetica fondata nel 1995 da Hansruedi Kampfen e Pascal Meyer è costituita da giovani cantori d’età compresa fra i 16 e i 25 anni, selezionati in tutti i cantoni della federazione. Johannes Rahe, direttore del coro è docente di vocalità sin dal 1979. Dirige il Coro della Cattedrale d’Osnabruck in Germania dove è seguito da oltre trecento giovanissimi allievi divisi in cinque diversi gruppi corali.La sua fama lo ha condotto in giro per il mondo da Israele al Giappone, dalle Americhe sino al Canada ed alla Russia tenendo seminari di tecnica vocale oltre a dirigere innumerevoli concerti. Alcuni passi della Passione di Cristo pensati da autori del seicento C.G. Da Venosa e A. Lotti i brani salienti eseguiti dal nutrito ensamble che ha raccolto forti consensi nel pubblico accorso in Basilica e non si è risparmiato nei bis. La tromba di Alessio Molinari e l’organo d’Alberto Sala, hanno interpretato la seconda parte della serata, imperniata in spazi musicali alternati sui due strumenti, di elevato spessore qualitativo.
Handel, Strabella, Torelli e Telemann gli autori, tutti della seconda metà del XVII° secolo, eseguite nelle marce e minuetti dei due musicisti, entrambi specializzati nella musica sacra.
Il festival si presenta quest’anno particolarmente ricco di presenze importanti. Oltre l’ospitante Coro Polifonico Turritano, diretto dal maestro Luca Sannai, si alterneranno sulla sacra scena il sestetto ungherese Cactus Decorus Singers, i tedeschi del Deutscher Jugendkammerchor di Colonia oltre i già citati svizzeri. Una cinque giorni dove oltre il canto, gareggerà soltanto un afflato di solidarietà e pace fra i popoli per tentare di proporre una speranza proprio nei giorni dove questa sembra svanire.
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