Confermata dal Tar del Lazio la cancellazione della società di riscossione Tributi Italia dall´Albo dei soggetti abilitati alla riscossione dei tributi locali. Situazione ingarbugliata in molti comuni dell´Isola tra cui Alghero
ALGHERO - Confermata la cancellazione della società di riscossione Tributi Italia dall'Albo dei soggetti abilitati alla riscossione dei tributi locali. E' la decisione del Tar del Lazio, che ha sentenziato giovedì, respingendo il ricorso della società. Il patron Giuseppe Saggese ha annunciato ricorso al Consiglio di Stato, ma di fatto, la società è ufficialmente fuori gioco.
La cancellazione di Tributi Italia era stata disposta dalla Commissione del Tesoro incaricata della tenuta dell'Albo lo scorso
14 dicembre. Il 18 dicembre il Tar aveva concesso in via d'urgenza la sospensione della cancellazione, decisa dopo che 128 dei 139 comuni per conto dei quali Tributi Italia riscuote le imposte avevano denunciato di non avere mai incassato quanto di loro competenza.
Solo in Sardegna la società gestiva i tributi di ben
27 comuni, tutti ufficialmente in tilt, chi più chi meno. A parte i buchi lasciati in molte amministrazioni, il vero problema sono la gestione delle entrate. Le più sfortunate vantano crediti con la Tributi di alcune centinaia di migliaia di euro, quelle meno, con cifre a sei zeri.
Solo ad Alghero ci sono 3 milioni di euro a rischio di prescrizione relativo alle entrate sull'acqua e l'Ici del 2004. A queste cifre si sommano circa 7 milioni ancora da incassare. Ai numeri poi, si aggiunge l'ingarbugliata situazione interna alla Secal, la società partecipata dal comune e nata proprio per la gestione delle entrate, che risulta, in pratica, ancora "commissariata", dopo la
destituzione forzata di Angelo Caria dalla presidenza e la nomina temporanea del city manager al suo posto.