ALGHERO - La C1 è altra cosa e l’Alguer lo sta scoprendo sulla propria pelle. La striscia alterna di risultati conferma un anno di sofferenza per la squadra catalana, impegnata in una lotta per la permanenza in categoria. La prima vittoria in trasferta a Pirri (CA) per 6 a 4, lo scorso venerdì 12, aveva ridato entusiasmo ai ragazzi e soprattutto tre punti pesanti. La doppia trasferta ad Assemini ha gravemente riportato la realtà contingente. La pesante sconfitta (8-3) subita nell’ultimo match con la Seminese è attenuata dalla forza del team cagliaritano, retrocesso lo scorso anno dalla B e fortemente favorito a riconquistarla quest’anno. L’incontro col Trexenta di Senorbì, settima giornata di campionato, venerdì ventisei alla Cunetta si presentava quindi come un primo spareggio salvezza contro una compagine candidata anch’essa alla lotta per non retrocedere. Il team catalano schierato in campo da mister Toringo presenta la novità M. Serra, alla fine dell’incontro, rivelatosi fra i migliori se non altro per la capacità di andare a rete, seppur l’unico ad essere stato ammonito col cartellino giallo, cedendo più dei suoi compagni al nervosismo in campo. L’Alguer prova a comandare le trame di gioco, spesso con palle alte, risultate meno giocabili rispetto alle triangolazioni veloci d’altre occasioni. La squadra è contratta, manca in concentrazione. Pesa sicuramente nell’economia della squadra la prolungata indisponibilità dei due calciatori colombiani, assenza che evidentemente intacca l’armonia dello spogliatoio. Si nota in errori grossolani nelle ripartenze da dietro o nelle fasi di copertura. Su una di queste sbavature, come spesso succede, sono gli ospiti a passare in vantaggio. Il 7 di Senorbì vero flagello per l’Alguer (sarà il match winner con tre delle quattro reti segnate dal Trexenta), con un tocco maldestro di rimbalzo beffa Fabio, portiere algherese. Accennano una reazione i padroni di casa. Punizione d’Angelo Bitti per Arena: fuori di poco. Gesti scomposti in campo. L’otto di Senorbì si fa male da solo. E’ portato a braccia fuori del campo. A fine partita saranno cinque gl’interventi sanitari in campo per il Trexenta. Troppi considerato i recuperi irrisori concessi dagl’arbitri. Al 10’ la pressione agonistica dell’Alguer produce prima il pareggio con l’irruenza di Serra e sull’azione seguente, il mancato raddoppio con A. Arena. Inappuntabile play maker difensivo, riferimento più lucido nei momenti peggiori, dai suoi piedi partono gli assist più incisivi. Solo la traversa gli nega un gol più che meritato. In un gioco alterno interrotto da falli, il Trexenta chiude il primo tempo allungando sul 3 a 1, ingigantendo a dismisura le giocate del 7 che corra e segna come vuole. La ripresa registra il ritorno dei padroni di casa. Al 2’ accorciano le distanze con Serra. Poi la traversa d’Arena, gol già fatti e sbagliati (Angelo Bitti) sino al pareggio che sembra la fine dell’incubo. Fabio Cossu appoggia in rete la ribattuta del portiere avversario sulla sventola non trattenuta d’Adriano Bitti: 3 a 3. Si tenta la vittoria. Toringo torna ad urlare la carica, invocando calma. Mauro Sarritzu dà il meglio per spezzare le trame avversarie. Il match è spasmodico. Palle sporche come l’ennesima da fuori del biondo rasato numero 7, sempre lui. A 5’ dalla fine gela tutti con la quarta rete che fissa il risultato finale. Il Trexenta vince 4 a 3. Ora la palla passa al presidente. All’Alguer sono indispensabili rinforzi per non rovinare un patrimonio di potenzialità forti che hanno ancora tanto da dire. Il campionato è lungo e ci sono ancora le possibilità per guadagnare soddisfazioni. Si riparte il prossimo venerdì a sud di Cagliari.