S.A.
27 settembre 2010
"Puliamo il mondo", in Riviera è un flop
"Clean up the world", le giornate mondiali della pulizia, quest´anno non si sono tenute ad Alghero, salvo alcune azioni limitate a Fertilia e nelle borgate. L´appello di Legambiente alla città e agli ammministratori

ALGHERO - "Clean up the world", le giornate mondiali della pulizia, quest'anno non si sono tenute ad Alghero, salvo alcune azioni limitate a Fertilia e nelle borgate. Lo ha comunicato il presidente della sezione algherese di Legambiente, Luciano Deriu: «troppo sporca la città, troppo alta l’indignazione dei cittadini, manifestata con inedita frequenza sulla stampa e confermata in un recente sondaggio della Legambiente».
«È paradossale - aggiunge - che una città che aspira a diventare un modello di sostenibilità, rischia di diventare la città più sporca della Sardegna. Le cause sono note: l’indifferenza dei cittadini per il bene comune, l’inefficacia del servizio di raccolta e pulizia, la carenza di rigorose politiche sanzionatorie e persuasive da parte dell’Amministrazione».
«Ribaltare una situazione di così forte degrado non sarà facile né rapida» spiega Deriu, che confida in un'azione più forte e mirata da parte dell'esecutivo cittadino «con atti e risorse appropriate». Ma non solo: «occorre il contributo di tutti, a iniziare dalle categorie commerciali della grande distribuzione che potrebbero fare moltissimo, utilizzando mezzi più moderni di pubblicità e limitando la diffusione di quei volantini che svolazzano, gettati a pacchi di migliaia, in ogni via della città».
Un'altra iniziativa che il presidente dell'associazione ambientalista suggerisce agli amministratori, in particolare all'assessore di riferimento (all'Ecologia) Antonio Adamo, è il bando dei sacchetti di plastica. «Invadono le strade, richiedono un centinaio di anni per decomporsi e producono diossina, ma sono oltretutto responsabili della morte di migliaia di tartarughe marine che li ingoiano, scambiandoli per
meduse e rimanendo soffocate».
Legambiente sta già preparando una sollecitazione formale diretta a Sant'Anna, affinchè la città possa seguire l'esempio virtuoso di un altro centinaio di comuni in tutta Italia. E nell'attesa che il Governo, che aveva dichiarato la fine degli "shopper" nel 2010, non si faccia convincere da altre proroghe (in corso).
Nella foto: Luciano Deriu, presidente di Legambiente
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