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S.A.
27 ottobre 2010
Donne in Giunta: appello al Consiglio regionale
Riscrittura dello Statuto ed estromissione delle donne dalla Giunta: sono i temi affrontati nella lettera delle consigliere di Parità della Sardegna al Presidente della Giunta Regionale e al Consiglio

CAGLIARI - La Consigliera di Parità della Sardegna, Luisa Marilotti, unitamente a tutte le Consigliere di Parità delle Province sarde, ha inviato una lettera-appello, rivolta al Presidente della Giunta Regionale ed a tutto il Consiglio «affinché la questione della rappresentanza di genere venga posta come questione irrinunciabile nell’imminente dibattito per la riscrittura dello Statuto, con l’inserimento di norme specifiche che vincolino al rispetto dei principi di parità, a garanzia di equità nelle scelte politiche e per la stessa dignità del popolo sardo, che è composto da donne e uomini, nel rispetto dei principi della nostra Carta Costituzionale e della normativa europea».
Le Consigliere di Parità esprimono, infatti, una fortissima preoccupazione per la pressochè totale assenza di questa tematica dal dibattito consiliare degli ultimi tempi e dalle stesse mozioni presentate in ordine alla riscrittura dello Statuto, salvo qualche eccezione. Risultato di un clima più generale, e che ha portato a due eventi di segno identico accaduti nella giornata del 6 ottobre scorso: il mancato coinvolgimento degli organismi di parità nella convocazione degli Stati Generali per lo Statuto in Consiglio Regionale, e l'assenza della componente femminile nella Giunta regionale, che inverte di fatto la positiva tendenza degli ultimi anni.
«L'esclusione delle donne dai luoghi di responsabilità nelle Istituzioni rappresenta non solo una pericolosa regressione civile e sociale ma anche un rischio concreto di involuzione antidemocratica, che può spingere la Sardegna ai margini del contesto nazionale ed europeo», ha dichiarato Luisa Marilotti. Nell'appello le Consigliere di Parità della Sardegna chiedono che si ponga urgente rimedio a questa situazione, nel rispetto dell'art. 51 della Costituzione, che nella sua riformulazione recita «la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra uomini e donne», in quanto «solo in tal modo si riuscirà a colmare un così grave ritardo nell’attuazione di un principio cardine sia del nostro Ordinamento Costituzionale, che di quello Comunitario».
Nella foto: Claudia Lombardo, Presidente della Giunta Regionale
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