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Red
27 novembre 2010
Province e Comuni contro la Finanziaria
Mentre dagli istituti creditizi arriva un parere positivo. Manovra finanziaria: le audizioni Ups, Anci, Sfirs, Abi Sardegna e Credito sardo

CAGLIARI - Province e Comuni esprimono un giudizio negativo sulla manovra finanziaria, mentre dagli istituti creditizi arriva un parere positivo. Il presidente dell’Anci, Tore Cherchi ha espresso il suo apprezzamento per la legge recentemente licenziata dal Consiglio sul patto di stabilità perché - ha spiegato - «va nella direzione giusta anche se non risolve tutti i problemi e andrebbe quindi maggiormente territorializzata per integrare la finanza locale con quella regionale». Secondo Cherchi il “problema urgente” da affrontare è rappresentato dall’arretrato dei pagamenti regionali ai comuni.
«Si tratta - ha dichiarato - di un problema governabile ma occorre stabilire delle priorità nei pagamenti, considerando per primi quei comuni soggetti al patto di stabilità». Il presidente dell’Anci ha spiegato infatti che in molti comuni «l’entità dello sfondamento del patto di stabilità coincide con il credito vantato nei confronti della Regione. La cifra, secondo i nostri dati, si assesta su un totale di 50 milioni di euro». Ha poi concluso sottolineando che «allo stato attuale il nostro giudizio sulla manovra è negativo, in relazione alle questioni riguardanti il Fondo unico e i tagli prospettati».
Anche per il vicepresidente dell’Ups, Ignazio Congiu, il giudizio complessivo sulla finanziaria è negativo. «Non condividiamo - ha dichiarato - la proposta di bilancio, ed esprimiamo un parere negativo sui contenuti della finanziaria e sulle scelte che essa sottende». Congiu ha evidenziato la necessità di un maggiore confronto per recuperare il “rapporto di fiducia” con la Regione. «Decidiamo quali siano i sacrifici da mettere in atto, ma chiediamo di avere voce in capitolo sulla direzione che questi debbano prendere».
Il presidente della Sfirs, Antonio Tilocca, ha illustrato l’operato della società finanziaria regionale esprimendo soddisfazione per i fondi Frai - «uno strumento che ha dato ottimi risultati» - e per il funzionamento del microcredito, indicando come dato positivo il fatto che dopo «dieci giorni dalla pubblicazione del bando siano stati esauriti i 10 milioni di euro stanziati». Secondo Tilocca procedono nella giusta direzione anche le metodologie messe in campo per i fondi di garanzia, i contratti di investimento e il nuovo bando della legge 40, che ha già registrato 18 domande.
Il presidente di Abi Sardegna, Natalino Oggiano, ha espresso un giudizio complessivamente positivo sulla finanziaria «per l’attenzione ai temi del lavoro, socio-assistenziali, della sanità e per l’incremento della dotazione finanziaria alle imprese turistiche». Ha però sottolineato come elemento negativo la scarsa dotazione di risorse al settore dell’artigianato, ribadendone l’importanza per l’economia della Sardegna, e ha dichiarato la necessità di intervenire sui ritardi dei pagamenti alle imprese da parte della pubblica amministrazione.
Il direttore generale della Banca di Credito Sardo, Giuseppe Cuccurese, ha espresso soddisfazione per una finanziaria che «guarda non solo al presente ma soprattutto al futuro». Cuccurese ha individuato tra gli elementi di positività il sostegno alle imprese e l’attenzione ai progetti di start-up, come il bando Europeando, e l’incremento del Fondo di venture capital per le imprese innovative.
Nella foto: Il presidente dell’Anci, Tore Cherchi
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