Il Capogruppo in Regione del Partito Democratico, Mario Bruno, reclama il rispetto dell´ordine del giorno unitario votato dal Consiglio sul rispetto degli accordi di compartecipazione alle entrate fiscali mentre si avvicina la scadenza per l´impugnazione del bilancio statale
CAGLIARI - «Mentre si avvicina la scadenza per l'impugnazione del bilancio statale, ancora non conosciamo le intenzioni del presidente Cappellacci e dell'assessore del Bilancio La Spisa. Per questa ragione, dopo l'interlocutoria audizione del presidente della Regione nella terza commissione, in base all'articolo 105 del regolamento del Consiglio regionale, ho chiesto ieri in maniera formale che mi venga messa a disposizione la documentazione relativa ai pareri sulla vertenza entrate che la Regione ha richiesto ai costituzionalisti Chessa e Onida».
Lo ha dichiarato il Capogruppo in Regione del Partito Democratico, Mario Bruno, che reclama il rispetto dell'
ordine del giorno unitario votato dal Consiglio sul rispetto degli accordi di compartecipazione alle entrate fiscali. «Anzi - sostiene Bruno - Cappellacci e i suoi assecondano l'atteggiamento dilatorio del governo nazionale: la Regione aspetta, non si mette a capo di nessuna forma di mobilitazione, non esercita pressione».
«Il tempo sta per scadere - intima il Capogruppo del Pd - il presidente della Regione salvi quello che rimane della sua credibilità e venga al più presto in Consiglio e riferisca sulla sollevazione del conflitto di attribuzioni di fronte alla Corte costituzionale. Non accetteremo altre parole interlocutorie, altre attese, altre promesse. I nostri diritti non meritano di essere calpestati dall'ennesimo bluff».
Nella foto: Ugo Cappellacci e Mario Bruno