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A.B.
30 marzo 2011
Regione: Floris sulle riforme
Questa mattina, la Prima Commissione Regionale (Autonomia), ha sentito audizione l’assessore regionale delle Riforme

CAGLIARI – Questa mattina, la Prima Commissione Regionale (Autonomia), presieduta da Pietro Pittalis (Pdl), ha sentito in audizione l’assessore regionale delle Riforme Mario Floris, sull’attuazione dell’ordine del giorno n. 41 approvato dal Consiglio Regionale e sulle iniziative da portare avanti in materia di riforme. In apertura di seduta, Pittalis ha riassunto all’esponente della Giunta la posizione della Commissione, anche alla luce del recente Disegno di legge approvato dall’Esecutivo, su proposta di Floris, sulla riduzione dei consiglieri regionali. Il presidente ha spiegato che la Commissione ha già avviato un approfondito dibattito per dare attuazione all’Odg n.41, perseguendo due obiettivi: «Portare in Consiglio Regionale, perché venga discusso, un documento che individui il percorso per la Costituente per la riscrittura dello Statuto, ma anche l’individuazione dei temi da trattare sulla legge statutaria». Per quanto riguarda il Dl presentato dall’assessore Floris, Pittalis ha affermato: «Non ho niente in contrario sulla proposta in sé ma sul metodo utilizzato».
Il presidente della Commissione Autonomia, ha quindi dato la parola all’assessore: «Prendo atto che la Commissione aveva già iniziato la discussione sull’iter delle riforme». Floris ha sottolineato, che è la strada prioritaria da seguire, che la Commissione può anche decidere eventualmente di integrare l’Ordine del giorno (che bisogna sicuramente attuare, rispettando la posizione unitaria delle forze politiche), ma ha anche sottolineato che la materia da trattare è molto vasta e che è necessario «stabilire priorità e tempi certi, perché se non verranno rispettati sarà vanificato il lavoro della Commissione e del Consiglio Regionale». Tempi e tappe da stabilire anche con il Governo centrale. L’esponente dell’Esecutivo, ha anche ribadito la disponibilità della Giunta a fornire la propria opinione se richiesta. Poi sul Dl che prevede la riduzione dei consiglieri regionali ha sottolineato: «Sono stato io stesso a chiedere che tutte le responsabilità della riscrittura dello Statuto fossero in capo alla Commissione e al Consiglio Regionale, ma per quanto riguarda il Disegno di legge credo di aver colto il disagio di molti consiglieri regionali ad affrontare la riduzione del numero dei consiglieri comunali e provinciali senza aver prima ridotto quello dei consiglieri regionali. Il fatto che non sia potuto venire all’audizione la scorsa settimana è stato del tutto accidentale». L’assessore Floris ha anche sollevato il problema della Disegno di legge 31 (Sulla riorganizzazione del personale). «Sarà pronto entro trenta giorni e sarà inviato al Consiglio Regionale. Ritengo che debba essere portato avanti per avviare la riorganizzazione della Regione anche alla luce di quanto sta accadendo a livello nazionale. Il Disegno di legge 71 (Norme in materia di riorganizzazione del personale) non ha più ragione d’essere alla luce del Dl 31». L’esponente dell’Esecutivo ha poi concluso affermando che «da parte della Giunta non c’è alcuna gara nei confronti della Commissione».
Il presidente ha dato quindi la parola a Giulio Steri (Udc-Fli), che ha sottolineato come, dopo il dibattito in aula, «sia necessario capire la posizione del Pdl sull’odg 41 e se gli accordi presi tra tutte le forze politiche siano ancora validi. Ribadiamo la nostra posizione, assieme a quella degli amici del Psd’Az e dei Riformatori, sulla formazione della Costituente che riteniamo essenziale - e sul Dl della Giunta ha proseguito - Prendiamo atto del Disegno di legge della Giunta, che non ha trovato il favore dei nostri rappresentanti nell’Esecutivo. Noi siamo contrari all’iscrizione all’odg del Consiglio Regionale del Dl, lo riteniamo inopportuno, visto i lavori già avviati sulla riscrittura dello Statuto e sulla legge statutaria. La riduzione dei consiglieri regionali deve essere fatta contestualmente alla riforma della legge elettorale, perché se no resterebbe il listino e dei sessanta consiglieri, sedici non sarebbero eletti dai cittadini». Per il capogruppo dell’Udc-Fli, il Dl 71, già in discussione in Terza Commissione, «contiene alcuni elementi che tutti i gruppi hanno ritenuto rilevanti. Io proporrei di mandarlo in Aula, magari emendato dalla Giunta. Ma se l’Esecutivo preferisce ritirarlo e presentare il Dl 31, deve sapere che i tempi si allungheranno».
Michele Cossa (Riformatori sardi–Liberaldemocratici) si è espresso sull’opportunità politica di presentare il Dl da parte dell’assessore. «Ci sembra interferisca pesantemente in un dibattito sull’Odg approvato dal Consiglio Regionale, essendoci già, tra l’altro, proposte di legge simili, presentate da gruppi politici, quello della Giunta credo non fosse necessario. L’azione della Giunta ha avuto un pregio: mettere all’odg questo tema. Io infatti ho aderito alla richiesta di inserirlo nella programmazione bimestrale dei lavori del Consiglio». Per Cossa, però, il delicato equilibrio su cui si reggeva l’Odg 41 ha ricevuto uno scossone: «E’ evidente che bisogna sciogliere il nodo del percorso costituente».
Per Giacomo Sanna (capogruppo del Psd’Az) «la riscrittura dello Statuto deve essere alla base di tutte le riforme. Se vogliamo strumentalizzare il momento politico – ha aggiunto, riferendosi al Dl presentato da Floris – nessuno farà le barricate per mantenere ottanta consiglieri, anzi per me possiamo passare anche a quaranta. C’è, però, bisogno di unità d’intenti, è inutile andare in ordine sparso diversamente non otterremo alcun risultato. Il Dl della Giunta è arrivato in un momento poco opportuno e molti componenti dell’Esecutivo che sono anche consiglieri regionali avrebbero dovuto opporsi, salvaguardando il ruolo che sta già svolgendo la Commissione e il Consiglio. Noi del Psd’Az ci riconosciamo ancora in quell’Odg e per noi è quello il punto di riferimento da cui partire».
Dopo Sanna, ha preso la parola il vicepresidente della Commissione Tarcisio Agus (Pd): «La Commissione sta portando avanti un’azione importante con tutto l’impegno e le energie necessarie. Il Dl dell’assessore ci ha turbato, perché va contro l’obiettivo che si è prefissata la Commissione: bloccare le leggi omnibus e portare avanti soltanto leggi organiche». Si è detto rammaricato Adriano Salis (capogruppo Idv): «L’Odg unitario è stato un ottimo risultato a cui siamo pervenuti non senza difficoltà: questo Consiglio vuole fare le riforme. Il Dl della Giunta è in contraddizione con questo spirito». L’esponente dell’Idv, rivolgendosi a Floris, ha aggiunto che l’azione della Giunta ha, nei fatti, davanti all’opinione pubblica, dato un’immagine del Consiglio Regionale che ha bisogno della Giunta per fare le riforme quando queste sono invece già in discussione in Commissione. «Il Consiglio gode già di poca autorevolezza, questo segnale che lei ha dato è molto pesante e molto pericoloso, soprattutto perché lei sapeva bene che eravamo tutti d’accordo».
Per Gian Valerio Sanna (Pd) «il problema non è nel merito ma nella forma. L’approvazione dell’Odg 41 è stato un momento molto importante perché sono state superate le inutili litigiosità, i protagonismi, le corse ad apparire con le conferenze stampa, che ci tengono lontani dall’obiettivo di realizzare le riforme». Sanna ha poi ricordato di aver definito questa una «stagione di reciprocità tra Maggioranza e Minoranza, tra Consiglio e Giunta, tra politica e società civile». Poi ha affermato la sua contrarietà alla riduzione dei consiglieri regionali perché «priva di ragioni e legata al populismo - oltre al fatto che - si mette a rischio la democrazia, patrimonio di tutti». Sulle riforme, Sanna ha valutato anche la possibilità di «dire sì alla Costituente». se si farà un percorso che porti alla definizione del contenuto delle riforme.
Molto critico nei confronti della Giunta Mario Diana (capogruppo del Pdl): «La misura è colma. Ieri (lunedì, per chi legge, ndr) ho posto una pregiudiziale sulla validità dell’Odg 41: se l’Odg deve essere rispettato, il Dl deve seguire un altro percorso, diversamente si deve tornare in aula. Una negoziazione come quella fatta per l’Odg è stata sopraffatta dal Dl della Giunta. La ritengo un’azione demagogica. L’avrei capita, assessore Floris, se l’avesse fatto recependo le norme nazionali, al momento del suo insediamento, e riducendo anche il numero dei consiglieri comunali e provinciali, ma non l’ha fatto perché quello avrebbe creato problemi. E non va bene che appaia all’esterno che la Giunta vuole ridurre il numero dei consiglieri regionali e il Consiglio e i partiti no. Non va bene perché non è vero. Ritengo, inoltre, che la Giunta dovrebbe astenersi dal proporre riforme costituzionali. Può dare uno stimolo se c’è una situazione di stallo, ma non è questo il caso perché il Consiglio e la Commissione stanno già lavorando». In conclusione del suo intervento, Diana ha esortato «la Giunta a fare un atto di buonsenso: ritirare il Dl e iniziare un percorso di collaborazione con la Commissione». Per l’esponente del Pdl tra le priorità su cui lavorare c’è il rapporto tra Consiglio e Giunta.
Pittalis ha poi dato la parola a Carlo Sechi (Sel–Comunisti–Indipendentistas): «Bisogna metter mano alle riforme. E sulle riforme ci possono essere anche maggioranze diverse all’interno dell’aula. Dobbiamo comunque tornare ai rapporti tra Consiglio e Giunta: siamo favorevoli a rivedere l’elezione diretta del presidente della Giunta che non ha prodotto gli effetti di governabilità sperati». Per Franco Cuccureddu (capogruppo del Gruppo Misto) «il Dl dovrebbe essere utilizzato per approfondire tematiche precise, diversamente la Giunta usa un ruolo politico suppletivo del Consiglio Regionale”. Secondo l’esponente del Gruppo Misto, è necessario affrontare la riduzione dei consiglieri regionali all’interno della legge elettorale. «Io sarei favorevole alla riduzione a sessantaquattro eliminando i sedici del listino. Bisogna affrontare le riforme nel loro complesso e sulla legge statutaria vanno coinvolti i cittadini. Lo Statuto, la legge statutaria e la legge elettorale vanno discusse assieme».
Al termine degli interventi dei commissari, ha preso la parola Pittalis: «Questa commissione vuole perseguire la stagione della reciprocità tra maggioranza e opposizione, apprezziamo la disponibilità dell’assessore Floris a collaborare. Dobbiamo evitare conflittualità esasperate. Se c’è una volontà comune di avviare un percorso costituente per la riscrittura dello Statuto e della legge statutaria, io credo che bisogna andare avanti. L’Odg 41 non è negoziabile e noi abbiamo il dovere preciso di dargli attuazione. Proposte di gruppi o della Giunta non possono bloccare il percorso che il Consiglio si è dato». Per il presidente è necessario andare in aula, ma con una proposta elaborata da questa Commissione. «Bisogna rivendicare la centralità del Consiglio Regionale e auspichiamo la collaborazione della Giunta».
Il dibattito si è concluso con la replica dell’assessore Floris: «Ho sempre focalizzato l’attenzione sulla centralità del Consiglio, ma sono convintissimo della proposta che ho presentato, approvata dalla Giunta, che rappresenta la possibilità anche di creare il giusto equilibrio tra Consiglio ed Esecutivo. Il Dl sulla riduzione dei consiglieri regionali non ha niente a che vedere con l’Odg 41. Anche sulla legge statutaria abbiamo raccolto molto materiale che, se ritenete, sarà a disposizione della commissione. Nessuno vuole occupare posti che non gli competono».
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