Favorevole il parere del Presidente della Camera di Commercio, Gavino Sini, che ha seguito da vicino tutto l´iter che ha portato alla chiusura dell´accordo
ALGHERO - «Dopo una lunga incertezza arriva un punto fermo. La chimica verde nascerà in Sardegna. Questo grazie alla compattezza di tutti gli enti e le istituzioni che ci hanno creduto. Con il più grande investimento industriale in Italia, la green industry entra a pieno titolo nel sistema economico del territorio del Nord Sardegna». Favorevole il parere del Presidente della Camera di Commercio, Gavino Sini, che ha seguito da vicino tutto l'iter che ha portato alla chiusura dell'accordo e la
firma di Palazzo Chigi.
«Dopo le giuste mediazioni e dopo la firma degli accordi per il decollo della chimica verde è il momento del lavoro e del raccordo tra tutte le istituzioni che tengono realmente al territorio per fare in modo che nel più breve tempo possibile i progetti e le idee e i piani industriali si concretizzino in impianti di produzione e quel che più conta in lavoro. Questa innovativa filiera industriale può produrre quel valore aggiunto che servirebbe a far ripartire la bilancia commerciale della nostra Sardegna, deficitaria sul fronte dell'export».
Crescita, ma anche nascita di un nuovo modello industriale, punto di riferimento non solo in Italia, ma anche in Europa. «La nostra Isola - dice Sini - terra di servizi e turismo, potrà diventare una nuova possibile terra di industria compatibile, integrata, all'avanguardia. Proprio per questo riteniamo strategico e determinante l'investimento sul centro di ricerca, la collaborazione con l'Università e le relazioni con gli altri centri di ricerca isolani. Non esiste business duraturo e sostenibile se non accompagnato da forti iniezioni di innovazione, ricerca e sviluppo».
«Il sistema camerale - conclude Gavino Sini - che rappresenta il sistema delle imprese è stato ed è pronto a collaborare con tutti gli enti e le istituzioni e le imprese stesse per facilitare i percorsi che nel più breve tempo possibile, ci auguriamo possano portare alla posa della prima pietra dei nuovi impianti e anche il primo chilogrammo di biopolimero prodotto».
Nella foto: Gavino Sini