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Red
31 maggio 2011
Parco Porto Conte: bilancio 2011 approvato
Lunedì sera arriva l´atteso lasciapassare al bilancio di previsione 2011. L´attività era, di fatto, in stand-by in attesa dell’approvazione dello strumento finanziario, anche a causa di frizioni interne ai partiti di maggioranza

ALGHERO - E’ stato approvato lunedi sera dall’Assemblea dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte il bilancio di previsione 2011. L’importante strumento finanziario consentirà ora all’Ente Parco di riprendere la sua attività istituzionale e governo del territorio protetto. Un’attività comunque già pianificata ad inizio anno, ma che era rimasta in stand-by in attesa dell’approvazione dello strumento finanziario che autorizza la spendita di denaro per l’anno corrente. Presenti all’assemblea 28 componenti: hanno espresso voto favorevole in 18 e 10 si sono astenuti. L’Ente Parco per quest’anno potrà contare sul contributo regionale di 800mila euro, 50mila euro del Comune di Alghero, 270mila euro per un progetto finanziato da fondi regionali per le aree SIC, 110mila euro per un progetto finanziato con fondi comunitari e 10mila euro proventi della pubblicità in area parco.
Nel corso del 2011 si porterà a conclusione il programma e verrà avviata un’azione di comunicazione e promozione dei Laboratori della conoscenza e del Marchio della Rete, in collaborazione con la Provincia di Sassari ed il Parco Nazionale dell’Asinara, grazie ad un ulteriore finanziamento dell’Unione Europea, nell’ambito del progetto. Corem, dando così continuità e consolidamento all’azione di rete dei Parchi, avviata con il progetto Retraparc. Per quanto riguarda la Sede del Parco, grazie ad un finanziamento della Regione Sardegna nell’ambito della misura PO FESR 2007-2013 – Linea di intervento 4.2.1.a per un importo pari a 270.000,00 mila euro, sarà possibile mettere a norma con scala antincendio e accessibilità ai diversamente abili il piano superiore della struttura ed inoltre riqualificare lo spazio antistante la sede, rendendolo funzionale per attività fieristiche, campi scout ed area parcheggio.
Più in generale l’azione programmatica del Consiglio Direttivo per l’anno 2011 è rivolta allo sviluppo di attività di gestione connesse al governo e alla fruizione ordinaria del territorio del parco, in grado di generare autonome capacità in seno all’Ente in materia di esercizio a lungo periodo delle competenze ad esso attribuite dalla legge istitutiva e dallo statuto. A tale scopo si prevede ad esempio di ultimare tutti quei progetti strategici, quali quelli di definizione dei principali strumenti di gestione. Si tratta cioè di adempiere, sulla base delle Linee guida deliberate dall’Assemblea del Parco, a quanto previsto dalla Legge Nazionale 394/91, dalla Legge Regionale 4/99 di istituzione del Parco di Porto Conte e dei piani di gestione delle aree Sic già approvate dall’Amministrazione comunale di Alghero, alla redazione degli strumenti di pianificazione indispensabili per la corretta gestione dell’area protetta e l’effettivo coinvolgimento della parte produttiva della Società con ricadute economiche e sociali.
Gli strumenti da redigere sono tre: il Piano per il Parco, il Regolamento ed il Programma Pluriennale di Sviluppo, che debbono essere necessariamente coordinati tra loro, secondo un processo di formazione e compartecipazione tra l’Ente Parco, l’Amministrazione Comunale di Alghero, la Regione Sardegna e la comunità di tutti coloro che presentano interessi legati al territorio. L’obiettivo perseguito è la realizzazione di interventi di tutela, valorizzazione e salvaguardia ambientale individuati all’interno dei modelli di gestione elaborati, in tal modo sarà salvaguardata la coerenza fra i principi di conservazione delle risorse naturali e la promozione delle attività produttive in ambito turistico, artigianale e agricolo. Una delle principali finalità del Piano è la definizione della perimetrazione dell’area protetta, l’individuazione delle differenti zone ai sensi della legge nazionale 394/91 e regionale 31/1989, nonché la promozione e valorizzazione delle attività locali e delle iniziative imprenditoriali ecocompatibili, che dovranno essere coerenti con gli strumenti di gestione.
La proposta del Piano di Gestione, una volta redatta, dovrà essere approvata dall’Assemblea. Un’altra attività strategica sarà la messa a regime del Marchio del Parco con il coinvolgimento diretto della parte produttiva della comunità algherese. Il Marchio rappresenta un importante valore aggiunto sia per gli operatori economici, che vedono migliorata la propria immagine esterna attraverso un riconoscimento di qualità, sia per il parco stesso, che potrà offrire ai visitatori un territorio e dei servizi la cui qualità risponde a certi parametri rispettosi dell’ambiente circostante. Altri interventi previsti riguarderanno direttamente la gestione naturalistica dell’area, con la continuazione della campagna di controllo della popolazione dei cinghiali, interventi per favorire la reintroduzione del falco pescatore e per il ripopolamento del grifone.
Per la vegetazione, in accordo con l’Ente Foreste della Sardegna, l’Agenzia Laore ed il Dipartimento di Scienze Botaniche, Ecologiche e Geologiche dell’Università di Sassari, sono previsti interventi sulle aree pinetate con particolare riguardo alle aree dell’Arenosu e di Punta Giglio. Per quanto riguarda le risorse umane a cui ricorrere per l’operatività e l’efficacia dell’attività istituzionale e dei progetti, in attesa della definizione della pianta organica e dell’avvio delle procedure per i concorsi delle figure di ruolo, si rende necessario reperire all’esterno le figure professionali necessarie nei servizi di istituto mediante il ricorso a tipologie di contratti flessibili per un presumibile numero di almeno 5 unità; per le attività inerenti l’educazione ambientale, visite guidate e gestione del Marchio, è in corso la formazione e qualificazione di 15 guide ed educatori ambientali del Parco, grazie ad un finanziamento dell’Assessorato al Lavoro della Regione Sardegna. Tali figure, una volta conclusi gli iter formativi, verranno accompagnati alla creazione di impresa e successivamente coinvolti attraverso le procedure di affidamento di servizi secondo la normativa vigente ed il disciplinare dell’attività. Altri finanziamenti per la formazione sono stati acquisiti per la qualifica di Coadiutori per la fauna selvatica, tecnici per l’apicoltura e l’agricoltura biologica.
Nella foto: Francesco Sasso e Vittorio Gazale
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