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Red
2 agosto 2011
Il Tar boccia la Giunta regionale
Il ricorso al Tar era stato presentato per l´assenza di donne nell´Esecutivo. Doccia fredda per il Governatore Cappellacci, alle prese con i noti problemi all´interno del suo stesso partito

CAGLIARI - Non c'è pace per Cappellacci e il centrodestra regionale, un nuovo terremoto in arrivo. Gli assessori abbandonano l'aula di via Roma. Il Tribunale Amministrativo regionale ha bocciato la Giunta al maschile voluta dal Governatore, composta appunto, da soli uomini. Il ricorso contro l'Esecutivo era stato presentato dalle donne in consiglio, capeggiate da Francesca Barracciu, consigliere regionale del Partito democratico e Claudia Zuncheddu (Indipendentisti).
Quest'oggi la sentenza del Tar che, di fatto, riconosce come illegittima la Giunta regionale (disposizione immediatamente esecutiva). Nella Giunta in carica, presentata nell'ottobre scorso in seguito all'ennesimo rimpasto in poco più di due anni, non figurano, infatti, figure femminili.
Il Partito democratico aveva, da subito, puntato il dito contro quella che aveva definito una «giunta scandalo, che poneva la Sardegna all’ultimo posto tra le Regioni italiane per rappresentanza femminile», rilanciando alcune proposte per la parità di genere in campo istituzionale ed elettorale. Come successo per la Giunta comunale della Capitale, arriva oggi il monito del Tribunale Amministrativo.
Critiche in aula. «Cappellacci è il maggiore responsabile della sistematica riduzione dei diritti dei sardi a carta straccia. Il presidente ora più che mai è solo, con una giunta azzerata. Un presidente – ha insistito la Barracciu – che ha tradito le donne della Sardegna che aveva definito incapaci di aggredire i problemi dei sardi».
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