L´organizzatore della manifestazione a San Giovanni, assieme alle ditte partecipanti, prosegue nella protesta che lo vede in aperta polemica contro l´amministrazione comunale. Gli stands hanno chiuso per due ore per solidarietà alle ditte escluse
ALGHERO - Continua la
protesta contro l' Amministrazione comunale di Alghero da parte delle ditte partecipanti alla Fiera di San Giovanni. I motivi sono sempre gli stessi: «aver limitato la Fiera ad una mostra mercato, solo per prodotti tipici sardi, ed aver escluso espositori commerciali, provenienti da altre regioni, nonché aver impedito l'apertura di servizi di bar e ristoro a tre aziende algheresi».
La polemica ha infiammato l'estate in inesauribili botta e risposta tra le parti in causa: da una parte, i commercianti guidati da Emiliano Piras (Ccn AlgheroInCentro) e Massimo Caddedu (Confcommercio); dall'altra, il promotore Giuseppe Iurato. I primi hanno sempre preteso la tipicità dei prodotti in vendita contro un utilizzo a loro dire improprio per la stessa natura della manifestazione; con i primi si è schierata l'amministrazione comunale che dal 15 luglio ha limitato a questo genere di articoli e contenuti le ditte e le mercanzie in vendita.
Iurato, tuttavia, ha rivendicato i contratti già in essere, sostanzialmente un cambiamento delle regole a partita già iniziata, e per questo ha annunciato un'azione legale di risarcimento danni. Intanto, resta aperta «la raccolta di firme e di pensieri della popolazione contro questa assurda vicenda, che ha trasformato una festa in un mortorio» dice l'organizzatore e un nuovo capitolo della Fiera-story potrà ancora essere scritto.
Nella foto: i cartelli di protesta negli stands