Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori che temono che i lavori all´interno dello stabilimento nascondano la volontà di smantellare gli impianti. Testoni: «non permetteremo oltre il danno la beffa»
PORTO TORRES - «L’Ugl Chimici, insieme agli altri sindacati di categoria, ha proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori Vinyls di Porto Torres dalle 14 di oggi, lunedì 19 settembre». La nota è del segretario provinciale dell’Ugl Chimici Sassari, Simone Testoni.
Il rappresentante sindacale, al termine di un incontro con il direttore degli impianti, ha spiegato che «l’azienda ha avviato dei lavori all’interno dello stabilimento che non sono dovuti ad esigenze di sicurezza o di manutenzione. La nostra preoccupazione è dunque che, senza informare né gli operai né i sindacati, si stia procedendo allo smantellamento degli impianti. Infatti, il direttore non è stato in grado di fornire seri chiarimenti sulla reale natura di questi interventi».
«I lavoratori continueranno a garantire la sicurezza dello stabilimento, ma resteranno in stato di agitazione fino a quando la situazione non verrà chiarita. Non permetteremo - conclude il sindacalista - che i dipendenti Vinyls di Porto Torres, dopo il danno, subiscano anche la beffa». D'altronde, lo stesso Testoni solo dieci giorni fa', aveva espresso la propria titubanza rispetto alla sola
offerta d'acquisto del gruppo nell'impianto sardo, ovvero «la più debole» rispetto a quelli di Ravenna e Porto Marghera. Si tratterebbe di una “newco” della “Sardina Green Island” per la produzione di impianti per l’energia rinnovabile am sualla quale non ci sarebbero ancora garanzie in merito al piano industriale e al prezzo proposto.