ALGHERO - Acque agitate sul fronte di quella che un tempo era la grande casa del Centro-destra. E così a cinquantadue giorni dal voto di maggio, potrebbe anche saltare la riunione prevista per questa sera (mercoledì) a Sassari tra i rappresentanti delle segreterie provinciali di Pdl, Riformatori, Udc, Psd'Az e la corrente algherese capeggiata da Marco Tedde per Ama (l'Alleanza tra Autonomisti e Moderati). Sul tavolo un accordo che, a giudicare dalla frattura provocata solo qualche mese fa con la clamorosa sfiducia all'ex sindaco, sembra sempre più impossibile.

Nessuno si fida di nessuno. Basterebbe riascoltare le dichiarazioni rilasciate negli ultimi quattro mesi dai vari esponenti politici, infatti, per capire il grado di fiducia reciproca che unisce i duellanti. E così all'empasse sull'ipotetico nome da presentare agli elettori in caso di alleanza, tra Teddiani e Terzo polo si scoprono enormi divergenze anche sul programma elettorale. Si tratta su tutto: dall'accorpamento di Parco e Area Marina, fino alla richiesta dei partiti Centristi di costituzione di un unico soggetto tra le varie società a partecipazione pubblica (Meta, Secal e In house).

Nuovi scenari all'orizzonte. Difficile che l'ex sindaco Tedde possa accettare in un colpo solo il sacrificio di Mario Conoci (già indicato da tempo da Pdl e Lista Tedde) e lo smantellamento delle società controllate, senza ottenere neppure un ufficiale "mea culpa" da quelli indicati come "traditori" all'indomani della sfiducia. In quest'ottica si aprirebbero nuovi scenari all'orizzonte: dalla presentazione di due candidati sindaco autonomi, fino alla spaccatura dell'attuale coalizione dei Moderati e Autonomisti (Ama), all'interno della quale si registrano - da tempo - malumori mai del tutto sopiti.

Nella foto: Michele Pais, Mario Conoci, Marco Tedde, Francesco Sasso, Gianni Cecconello e Mauro Giorico