Giancarlo Balbina
25 maggio 2012
L'opinione di Giancarlo Balbina
Attenta Alghero, il vento cambia
Le elezioni amministrative, chiuse con i ballottaggi di domenica, hanno consolidato due tendenze già in atto da tempo nel paese: da un lato, la crescente disaffezione dei cittadini verso la politica, con un preoccupante aumento dell'astensionismo; dall'altro, la liquefazione della coalizione di centro-destra che ha guidato l'Italia per 9 degli ultimi 12 anni: la Lega, al di sotto del 5%, perde tutti i ballottaggi; il Pdl sceso ad un livello di consenso minimo, sembra prossimo all'estinzione. Utilizzando i criteri classici, vincono questa tornata elettorale il centro-sinistra, a guida Pd, che praticamente raddoppia il numero dei Comuni che guidava in precedenza, e il Movimento 5 Stelle, che conquista Parma, ma soprattutto sale vertiginosamente nel gradimento generale.
Se la prima tendenza, la crescita dell'astensione, interroga tutta la politica e in particolare i partiti e il loro rapporto con i cittadini; la liquefazione del centro-destra, come lo abbiamo conosciuto negli ultimi due decenni, dà il segno del profondo cambiamento in atto, che ha riscontri tangibili, cioè elettorali, anche nel resto dell'Europa, come dimostrano le recenti vittorie della sinistra in Francia e in Germania. Anche i Sardi, nelle amministrative dello scorso anno e con i Referendum del 6 Maggio, hanno mostrato la voglia di uscire dal tunnel della profonda crisi economica che li attanaglia, con un cambiamento sia dell'organizzazione amministrativa regionale (abolizione delle Province, eliminazione dei consigli di amministrazione degli enti strumentali, elezione diretta del Governatore), che della proposta politica.
E Alghero, in questo contesto, che fa, cosa propone? Da un lato, presenta una coalizione di centro-sinistra, ampia e coesa, in linea con il trend nazionale, innovata soprattutto nella classe dirigente: vincendo, infatti, la maggioranza del centro-sinistra sarebbe nuova per il 60-80% degli eletti; dall'altro, notiamo un autentico Gattopardo: la vecchia coalizione di centro-destra, per dieci anni alla guida della città, crollata anzitempo per interessi contrastanti legati al Puc, che si ripropone tale e quale, dopo un veloce maquillage, praticamente con gli stessi uomini, escluso ovviamente il candidato a Sindaco. E' davvero pensabile che quegli interessi contrastanti di qualche mese fa si siano dissolti come d'incanto?
E se, come crediamo, essi sono ancora tutti in campo, in che modo pensano di poter governare a Giugno dopo essere implosi e caduti a Novembre? Ma soprattutto: che ne sarà della voglia di cambiamento in auge nel paese ed anche ad Alghero, se le cose rimanessero tali e quali per altri 5 anni? Mi rivolgo non solo ai giovani, i più penalizzati, del resto, dalle scelte di politica economica di questi anni, ma a tutta la città: Attenta Alghero, il vento sta cambiando. Guai se, il 12 Giungo, dovessimo scoprire che la nostra città ha fatto, inaspettatamente, la parte della "bella addormentata nel....mare".
|