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S.A.
29 maggio 2012
Alta specializzazione: la scuola di Marinaro
Convegno sui temi della scuola promosso dall´Udc con la partecipazione dell’assessore regionale alla pubblica istruzione. Presente anche il candidato sindaco Francesco Marinaro

ALGHERO - «Alghero può essere e sarà una città capace di educare. La scuola fa fatica ma regge ed è il momento di aprire una nuova stagione, meno conflittuale e maggiormente rivolta a chi ha bisogno di formazione». Una affermazione ma anche un monito, quella espressa nel corso del convegno-dibattito dal titolo "Una città capace di educare" che si è svolto lunedì nella sala della Confraternita della Misericordia.
All’iniziativa, organizzata da Anna Mura, candidata al Consiglio comunale con la lista dell’Udc, hanno partecipato l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Sergio Milia, il candidato sindaco della coalizione moderata, Francesco Marinaro, e l’esponente dell’Udc, Antonello Usai. «La Regione ha posto la scuola in cima a tutte le altre situazioni di emergenza - ha detto Milia - e in particolare su Alghero, da tempo, stiamo lavorando con grande impegno. Oggi possiamo dire con orgoglio di essere riusciti a salvare la scuola algherese dal rischio di smembramento e successivo accorpamento - ha sottolineato - tenendo entro le mura della città il governo dell’autonomia scolastica e mantenendo i livelli occupazionali». «Arginare il fenomeno della dispersione scolastica e ridurre la spesa dell'amministrazione» sono i due primi obiettivi del candidato sindaco del centro-destra.
Sul tavolo durante l’incontro di ieri non solo i problemi e le prospettive della scuola algherese ma le questioni aperte di tutta la scuola sarda. Dai tagli alle potenzialità, quelle ad esempio dei progetti della Scuola Digitale e della realizzazione di Its, Istituti tecnici superiori di alta specializzazione, sul modello dell’unica realtà sarda di questo tipo realizzata a Macomer, per la formazione nel settore dell’efficienza energetica. Un programma di potenziamento dell’offerta formativa in tutta la regione che ha già la copertura finanziaria per decine di milioni di euro. L’ipotesi di lavoro è quella di realizzarne uno nel Cagliaritano per il settore del made in Italy, uno in Gallura, sfruttando l’ex scuola americana della Maddalena, per la nautica e uno nel Sassarese per l’agroindustria.
«Un progetto nel quale vogliamo di inserire l’istituto professionale per l’Agricoltura di Santa Maria la Palma - ha detto Francesco Marinaro - nell’ottica di un sistema integrato per la valorizzazione delle risorse agricole e utilizzando le potenzialità del nostro territorio in stretto collegamento con le aziende agricole. E in questa prospettiva riteniamo fondamentale il trasferimento di Surigheddu e Mamuntanas, che vogliamo sfruttare come naturale canale di sviluppo e accoglienza lavorativa post formazione per i giovani».
Nella foto: Anna Mura, Sergio Milia, Antonello Usai e Francesco Marinaro
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