S.A.
3 luglio 2012
Edilizia: fonti rinnovabili obbligatorie
Novità in materia di efficienza energetica degli edifici e fonti
rinnovabili: uso obbligatorio dell’energia pulita negli edifici di nuova costruzione o da ristrutturare

CAGLIARI - Sono già in vigore gli obblighi previsti - secondo il "decreto Romani" -, che impongono l’uso obbligatorio dell’energia pulita negli edifici di nuova costruzione e in quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti.
Queste le nuove disposizioni: per l’acqua calda sanitaria, già da ora, la percentuale di produzione non sia inferiore al 50% dei consumi, mentre impone che, per l’energia elettrica per riscaldamento e raffrescamento, gli impianti soddisfino almeno il 20% delle necessità (per i permessi edilizi richiesti dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013), il 35% (per le concessioni che verranno richieste tra il 1 gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016) e il 50% (per quelle presentate dal 1 gennaio 2017 in poi).
Queste nuove norme sono state varate per recepire le indicazioni della
normativa europea in materia di efficienza energetica degli edifici. «La produzione del 20% di energia elettrica verde e del 50% di acqua
calda sanitaria prodotta dal solare termico sono un buon inizio –
sottolinea il Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca
Murgianu – anche se crediamo si possa e si debba fare di più, in
considerazione del fatto che valori minimi indicati possono essere
liberamente incrementati dalle regioni». Murgianu chiede un aumento delle percentuali di energia elettrica rinnovabile, per edifici nuovi e ricostruiti almeno fino a un terzo (33%).
«Certo – riprende il Presidente di Confartigianato Imprese – sarebbe un
peccato se, come spesso accade, possibilità come queste si
trasformassero in gabbie burocratiche per il sistema casa. Tutti,
privati cittadini, progettisti, imprese e fornitori dovranno poter
usufruire di questa importante opportunità senza inutili vincoli». Concludendo Murgianu ricorda che «gli impianti realizzati per produrre
energia, possono accedere agli incentivi statali destinati alla
promozione delle fonti rinnovabili».
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