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S.A. 23 luglio 2012
Franca Masu chiude il Festival del Mare
Quattro giorni, dal 19 al 22 luglio a Stintino con incontri, musica, concerti, presentazione di libri e mostre che continueranno ad accompagnare stintinesi e turisti sino alla fine dell’estate
Franca Masu chiude il Festival del Mare

STINTINO - Il Festival del mare di Stintino ha salutato il suo pubblico e lo ha fatto domenica con una suggestiva fiaccolata tra terra e mare e il concerto della cantante algherese Franca Masu. Quattro giorni, dal 19 al 22 luglio, aperti con la grande anteprima dell’Ittiri folk festa e ricchi di incontri, musica, concerti, presentazione di libri e mostre che continueranno ad accompagnare stintinesi e turisti sino alla fine dell’estate.

L’evento è stato organizzato dal Comune di Stintino (assessorati Turismo e Spettacoli) in collaborazione con il Centro studi sulla civiltà del mare, il patrocinio dell’Università di Sassari e il contributo del Banco di Sardegna. «Tutti i festival hanno bisogno di tempo per affermarsi – ha detto Salvatore Rubino, presidente del Centro studi sulla civiltà del mare –, noi abbiamo aperto una strada che ci auguriamo l’amministrazione voglia seguire in futuro». Positivo anche il bilancio del sindaco di Stintino Antonio Diana: «E’ stato un festival che ha cavalcato le tematiche che stanno a cuore all’amministrazione – ha detto il primo cittadino – l’ambiente, la cultura e la memoria. L’ambiente è l’essenza principale del nostro territorio e recuperarlo è un nostro dovere; la cultura – ha proseguito Diana – è invece l’elemento che deve formare la nostra comunità che, attraverso la memoria, fortifica il legame con tutti i suoi componenti».

A dimostrazione di questo legame, che gli stintinesi sentono profondamente, ieri in piazza Berlinguer, con la presentazione del giornalista siciliano Ninni Ravazza, il Festival del mare ha voluto regalare anche un momento di unione e solidarietà con il conferimento del titolo di "stintinese doc" al campione del mondo di pesca subacquea, Massimo Scarpati, cittadino stintinese dal 1986. Il campione, dopo i suoi successi, ha scelto l’isola e il mare di Stintino come luoghi ideali in cui lavorare e vivere. La serata di ieri, nella piazza Berlinguer, è stata aperta da una conferenza sul monitoraggio delle navi nello Stretto di Bonifacio ai fini della tutela ambientale.

Un incontro che, grazie agli interventi di Fabio Poletto, direttore del centro studi della Scuola per sottufficiale della Marina alla Maddalena, del comandante della Capitaneria di porto di Porto Torres Marco Nobile e al coordinamento di Paolo Fois, docente di diritto internazionale all’Università di Sassari, ha fatto capire l’importanza dei sistemi di controllo "Vts" utilizzati in quel tratto di mare. Concetto ribadito dal comandante Marco Nobile perché di tratta di un «sistema essenziale per la protezione del nostro ambiente marino».

E’ stata ripercorsa la vicenda della petroliera Rhodanus, ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria di Tempio Pausania, che la sera del 20 febbraio 2010 rischiò di schiantarsi contro gli scogli dell’isola di Razzoli. Un incidente che avrebbe potuto provocare un danno inestimabile al patrimonio ambientale dell’arcipelago maddalenino. Il capitano Fabio Poletto ha ricordato poi che nel 2010 i passaggi di navi nello stretto sono stati 3434 e di questi 104 erano navi con carico pericoloso. Sempre il direttore della Scuola sottufficiali della Maddalena ha ripercorso i cinque incidenti che si sono verificati nello Stretto di Bonifacio: nel 1972 la nave cisterna Magdala perde il carico di benzina, ancora nel 1972 la nave Saija perde 3mila tonnellate di gasolio, nel 1974 la nave Maria Costanza si schianta sugli scogli del “Perduto”. E ancora l’incidente della Monte Stellò nel 1994 e della Fénis nel 1996 che perse il suo carico di grano provocando un grande danno ecologico.

La suggestiva fiaccolata poi, partita dal porto Marina di Stintino, ha dato il via al concerto conclusivo di Franca Masu che, accompagnata da Salvatore Maltana al contrabbasso; Alessandro Girotto alla chitarra e Fausto Beccalossi all’accordeon, ha proposto alcune canzoni che saranno contenute nel suo prossimo disco. Una ventina di podisti hanno portato a mano le fiaccole e raggiunto la spiaggia Azzena. I canoisti delle associazioni Kayakavventura e Sardinian Discovery di Alghero, anche loro partiti dal porto turistico, con un primo passaggio davanti alla rada del porto nuovo e poi del porto vecchio, si sono ricongiunti ai podisti nella spiaggia Azzena. Tra loro anche gli associati di Alghero Marathon.

Nella foto: Franca Masu
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