40 anni fa Alghero e Tarragona incrociavano i loro destini suggellando un legame indissolubile. In Catalogna il sindaco Stefano Lubrano
TARRAGONA - 40 anni fa Alghero e Tarragona incrociavano i loro destini suggellando un legame indissolubile. Due città apparentemente lontane, legate da un solo mare, una sola lingua, un cuore solo. Il gemellaggio fra Alghero e Tarragona fu ciò che, fra gli altri, seppero costruire anche le volontà di alcuni intellettuali algheresi come Pasqual Scanu, Rafael Sari, Rafael Catardi, allora legati al sogno “renaixentista” e mossi da intenti fermamente convinti e basati sull'alto valore socio-culturale della comune impronta culturale e linguistica.
Oggi si rinnova quel patto di fedeltà celebrando questo anniversario con solennità a Tarragona nelle giornate della Festa Major dedicate a Santa Tecla, giornate speciali per tutta la comunità tarragonina. L'atto ufficiale con cui si è dato l'avvio alla festa si è svolto venerdì 21 ed ha visto quest'anno come ospite d'onore proprio un'artista algherese, Franca Masu. Alla cantante l'onore e l'onere di aver pronunciato il discorso alle Autorità e alla popolazione tutta. Discorso ampio, circostanziato e partecipato, ricco di pathos che ha abbracciato molti aspetti della realtà storica e culturale che unisce Alghero con Tarragona. Non sono mancati passaggi riguardanti l'attuale crisi e soprattutto il fervido augurio affinché gli interscambi si facciano frequenti e fattivi e possano predisporre una rete progettuale che apra a nuovi orizzonti lavorativi.
Le parole di Franca Masu, emozionate e forti allo stesso tempo, hanno sortito gli applausi scroscianti del pubblico in sala e della popolazione che poteva ascoltare nella piazza antistante il Palazzo de l'Ajuntament. Era presente il sindaco di Alghero Stefano Lubrano e Joan Elies Adell rappresentante della Generalitat de Catalunya in Alghero.
L'artista ha offerto poi il concerto al teatro Metropol, dove ha presentato i migliori brani in repertorio della sua carriera, con il suo quartetto d'eccezione guidato da Salvatore Maltana e con uno straordinario Fausto Beccalossi all'accordeon, Alessandro Girotto alla chitarra e Roger Soler alle percussioni.