S.A.
27 settembre 2012
Ztl Sassari: i commercianti rompono con Ganau
Una discussione, quella sui cambiamenti al traffico veicolare del capoluogo turritano, che anima da mesi la cittadinanza, ma su cui il Consorzio accusa la politica di non aver ascoltato le istanze dei commercianti

SASSARI - La resa dei conti del Centro Commerciale Naturale Sassari in Centro con l'amministrazione comunale arriva in una nota ufficiale a firma del presidente Carlo Colombino: «abbandoniamo il Tavolo del Commercio». «Un tavolo da gioco truccato, con decisioni ormai prese e risposte già pronte da tempo, col rifiuto di discutere altre soluzioni» è la definizione amara dei commercianti sassaresi per il confronto con l'esecutivo cittadino sulla questione della Zona a traffico limitato.
Una discussione, quella sui cambiamenti al traffico veicolare del capoluogo turritano, che anima da mesi la cittadinanza, ma su cui il Consorzio accusa la politica di non aver ascoltato le istanze degli imprenditori, ribadendo che «l'istituzione della ZTL non veniva criticata in quanto tale, ma nel merito: con una serie di proposte che non miravano ad affossarla, bensì a migliorarla». «Proposte - si legge nel comunicato - che volevano alleviare le sofferenze di tante aziende commerciali della zona interessata, rendendo nel contempo anche un servizio allo stesso progetto Ztl, che si voleva potesse dispiegare i suoi effetti nel modo migliore e nel luogo di vocazione - il Centro medievale - dove più stridente è il contrasto fra le caratteristiche strutturali delle vie, la loro vita quotidiana e commerciale, e la presenza invadente delle auto».
Tra queste rivendicano «la modifica del perimetro unita all'apertura di tutta la Ztl per alcune ore al giorno, per renderla più digeribile e in sintonia con un approccio graduale alle innovazioni, sempre consigliabile in casi di importanti mutamenti, piuttosto che un procedere a testa bassa sventolando proclami più ideologici che pragmatici». E ancora «l'inversione di marcia di Viale Italia: esempio di come l’ovvio possa essere trattato da astrusa sciocchezza dall'irriducibile barocchismo della burocrazia italiana». A fine settembre i commercianti sassaresi evidenziano come «il loro contributo creativo e costruttivo sia stato sdegnosamente rifiutato, quasi venisse da una categoria abituata a perseguire interessi indecorosi e in contrasto con il bene collettivo». E non usano giri di parole nel denunciare «un'Amministrazione incapace di accettare il dialogo e con esso le proposte di modifiche richieste da partecipatissime e composte manifestazioni e da tante firme raccolte a sostegno di un differente punto di vista». «E questo - concludono - non possiamo accettarlo: chi occupa quelle poltrone dovrebbe rappresentare il distillato della competenze, della lucidità, della lungimiranza della comunità intera».
Nella foto: i cartelli esposti nelle attività del Consorzio Sassari in Centro
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