S.A.
2 gennaio 2013
Alla scoperta di Porto Torres con archeo-bio-trek
Una passeggiata esplorativa nel territorio cittadino che ha permesso a tante persone di scoprire la bellezza e di capire l´importanza del patrimonio storico e paesaggistico di Porto Torres
.jpg)
PORTO TORRES - Storia e natura, monumenti e aree verdi, archeologia e biologia. Questi gli ingredienti principali dell’esperimento di escursione urbana che si è svolto domenica 30 dicembre: circa 150 tra curiosi, appassionati di trekking e amanti dell’ambiente e della cultura, hanno formato il “treno” di Camminare per conoscere: archeo-bio-trek urbano, evento organizzato da Atena Trekking e dall’associazione culturale Etnos. Una passeggiata esplorativa nel territorio cittadino - iniziata di buon mattino e terminata nel primo pomeriggio - che ha permesso a tante persone di scoprire la bellezza e di capire l'importanza del patrimonio storico e paesaggistico di Porto Torres. Gli escursionisti urbani, armati di zainetto e scarpe da tennis, hanno passeggiato per le vie della città ammirando la maestosità della Basilica di San Gavino e della torre aragonese, sotto gli occhi dei turritani che hanno osservato sfilare la lunghissima coda di persone.
Complice la splendida giornata di sole il panorama che si è presentato agli occhi degli escursionisti era davvero mozzafiato. Nella comitiva c'erano anche l’assessore alla Cultura e alla Valorizzazione dei Beni archeologici, Alessandra Peloso, e l’assessore alle Politiche sociali, Piera Casula. Di buon mattino tanti portotorresi e gruppi provenienti dai paesi del circondario si sono ritrovati presso la Basilica di San Gavino da dove è cominciato un percorso a piedi che li ha portati alla scoperta dei tesori storici e naturalistici della città, accompagnati da due “ciceroni” d’eccezione: l’epigrafista e guida turistica Giuseppe Piras e l’esperto botanico Gianpaolo Demartis.
Proprio il felice connubio tra storia e botanica si è rivelato una formula vincente: i partecipanti sono rimasti affascinati dal racconto sui luoghi culturali di Porto Torres e dalla descrizione delle proprietà curative delle piante officinali che crescono spontaneamente negli spazi verdi cittadini. Il tour, dopo la Basilica romanica e il Parco San Gavino, ha toccato la torre aragonese, il porto (con l’amarcord del famoso Lido del Cavalier Piras), il colombario e l’ipogeo di Tanca Borgona, lo Scoglio Lungo, la chiesa di Balai Vicino e poi, attraverso il parco Baden Powell, la chiesa di Balai Lontano. L'ultima tappa è stata la serie di bunkers della seconda guerra mondiale di Punta di Lu Cappottu, scavati proprio in prossimità della pineta e totalmente sconosciuti alla maggior parte dei turritani. Visto il successo della manifestazione, i rappresentanti di Atena ed Etnos hanno annunciato una replica in primavera, con nuovi itinerari cittadini.
Nella foto: i partecipanti
|