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S.A. 3 maggio 2013
«Anagrafe opere incompiute nell´isola»
In arrivo l’anagrafe delle opere incompiute. Murgianu: «Anche in Sardegna, gravi esempi di cattiva gestione di risorse pubbliche». Anche gli associati Confartigianato a supporto dell’iniziativa e dei Comuni
«Anagrafe opere incompiute nell´isola»

CAGLIARI - È approdato in Gazzetta Ufficiale il regolamento che istituisce l'anagrafe delle opere rimaste incompiute. Previsto dal decreto Salva Italia, il decreto 13 marzo 2013, n. 42 del Ministero delle Infrastrutture, stabilisce le modalità di redazione dell’elenco-anagrafe nazionale delle opere pubbliche non completate, attraverso la stretta collaborazione di tutte le amministrazioni (statali e locali), per garantire un efficace monitoraggio della spesa pubblica destinata ad opere pubbliche. «Sono tante, anche in Sardegna, le opere non ultimate sparse per il territorio – ha dichiarato Luca Murgianu, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - non solo rappresentano un grave esempio di cattiva gestione di risorse pubbliche, ma spesso deturpano e danneggiano il paesaggio».

«Anche nei nostri comuni – sottolinea il dirigente – esistono parcheggi senza autorizzazioni, strade incomplete e svincoli che non portano a nulla, musei terminati ma che non accoglieranno nessun turista, parchi pubblici inagibili o transennati, mercati civici che non vedranno ne venditori ne clienti. Ma parliamo anche del Galsi o degli edifici di edilizia pubblica costruiti ma destinati a nono ospitare nessuno. E’ un peccato perché a molte di queste mancano solo le autorizzazioni o i collaudi per poter entrare in funzione». «In un periodo di tagli così pesanti soprattutto negli appalti pubblici – riprende il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – la nostra Organizzazione segnalerà ai Comuni, attraverso i propri Associati, questi sprechi sui quali non si può e non si deve più tacere, affinché non si ripetano più». L’elenco sarà istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e sarà ripartito in due sezioni, relative rispettivamente alle opere di interesse nazionale e opere di interesse regionale e degli enti locali.

Per ogni opera devono essere indicate diverse informazioni tra le quali l'importo complessivo dell'intervento, la percentuale di avanzamento dei lavori rispetto all’ultimo progetto approvato, fonti di finanziamento, le cause di interruzione dei lavori, l’indicazione del possibile utilizzo dell’opera anche con destinazioni d’uso alternative a quella inizialmente prevista. Pertanto, entro il 31 marzo di ciascun anno, le stazioni appaltanti, gli enti aggiudicatori e gli altri soggetti aggiudicatori, devono individuare le opere incompiute di rispettiva competenza e devono trasmettere la lista delle opere individuate al Ministero o alla regione interessata; entro il 30 giugno di ogni anno, le due sezioni dell'elenco devono essere pubblicate sul sito del ministero delle Infrastrutture e delle Regioni. Sulla base dei dati forniti Ministero, Regioni e Province autonome redigono una graduatoria nella quale le opere pubbliche incompiute sono catalogate in ordine di priorità, tenendo conto dello stato d’avanzamento raggiunto nella realizzazione dell’opera e di un possibile utilizzo dell’opera stessa.

Nella foto: Luca Murgianu, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna



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