S.A.
25 maggio 2013
Sulis, presidente bis di Confesercenti
L’unico candidato dell’associazione di categoria è stato eletto per acclamazione, dopo la sua relazione introduttiva e gli interventi di alcuni delegati

CAGLIARI - L’Assemblea elettiva della Confesercenti Sardegna ha confermato Marco Sulis alla guida della Presidenza regionale per il prossimo quadriennio. Al Castello di San Michele, a Cagliari, l’unico candidato dell’associazione di categoria è stato eletto per acclamazione, dopo la sua relazione introduttiva e gli interventi di alcuni delegati. I lavori sono stati chiusi dal segretario generale della Confesercenti, Mauro Bussoni.
Nell’introduzione della giornata, Sulis ha illustrato brevemente la desolante situazione economica che si registra in Italia, evitando di pronunciare la parola crisi. «Non perché non mi renda conto di quante e quali difficoltà siamo chiamati ad affrontare quotidianamente, da qualche anno a questa parte e in particolare nell’ultimo periodo. Preferisco, però, parlare di criticità e delle possibili soluzioni da mettere in campo per superarle», ha spiegato.
Parlando di criticità, Sulis ha fatto riferimento a problematiche di vario livello: un ambito nazionale (accesso al credito, pressione fiscale, riscossione, eccesso di burocrazia, liberalizzazioni) e uno regionale (su tutti, la continuità territoriale di merci e persone e l’abusivismo).
Marco Sulis ha analizzato brevemente ogni singola voce, proponendo le soluzioni che la Confesercenti Sardegna suggerisce alla classe politica e dirigente. «Il presente e il futuro dipendono da noi, ma non soltanto da noi – ha sottolineato –. Imprese e Associazioni di categoria possono fare moltissimo per il Paese, ma non possono e non devono sostituirsi alle istituzioni». Sulis ha poi rivolto un appello ai rappresentanti delle istituzioni: «Bisogna avere il coraggio di mettere in discussione il Patto di stabilità e sbloccare le risorse che giacciono nelle casse di Regione e Comuni. Quei soldi servono alle imprese e alle famiglie, mentre ora stanno arricchendo soltanto le banche».
Nella foto: Marco Sulis
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