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A.B. 9 ottobre 2013
Turismo: ecco i distretti di Sardegna
Nell’Isola nascono i distretti turistici, un sistema innovativo utile, tramite la creazione di club di prodotti tematici, a strutturare e qualificare ulteriormente l’offerta turistica sarda
Turismo: ecco i distretti di Sardegna

CAGLIARI - Nascono i distretti turistici, un sistema innovativo utile, tramite la creazione di club di prodotti tematici, a strutturare e qualificare ulteriormente l’offerta turistica sarda. La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore del Turismo Luigi Crisponi, aveva approvato in una delle ultime sedute le direttive del bando “per la realizzazione e promozione di club di prodotto, strumenti integrati di promozione e comunicazione coordinata del prodotto turistico isolano nei mercati nazionali e internazionali” (a valere sull’asse IV del “Po Fesr Sardegna 2007/13”, linea di attività 424d). Ieri mattina, la sesta Commissione del Consiglio Regionale, sentito in audizione l’assessore Crisponi, ha dato il via libera al bando. Tale linea dei fondi europei si propone, tra le altre attività, di sviluppare i Distretti turistici di qualità e di promozione dell’offerta turistica regionale dei comuni identitari”, borghi, “Domos istoricas”, golf, fari, ristoranti tipici.

L’Assessorato del Turismo, nell’ambito della definizione del Piano strategico del turismo in fase di elaborazione, ha individuato alcuni “Ptt-prodotti turistici tematici”, oltre a quelli già citati, cioè cicloturismo, porti turistici e turismo religioso, che si possono collegare con il pilastro del turismo regionale, ovvero il marino-balneare, e hanno le seguenti caratteristiche: vendibilità nazionale ed internazionale, potenzialità di creazione di reti tra operatori, identificazione con i territori, integrazione con l’intera filiera turistica regionale; capacità di mettere insieme risorse costiere e dell’interno e destagionalizzare, sostenibilità economico–ambientale. Tramite il bando a questi prodotti saranno destinati 750mila euro per un ulteriore sviluppo, che porti alla realizzazione di distretti turistici tematici. «Turismo religioso, cicloturismo, porti turistici, “Dimore storiche”, turismo enogastronomico grazie ai “Ristoranti tipici”, borghi e comuni identiari e golf sono prodotti – afferma Crisponi - sui quali la Giunta ha già lavorato in maniera sistematica: sono maturi per essere portati sul mercato dagli operatori che compongono le filiere individuate. L’Assessorato sosterrà il potenziamento e l’aggregazione delle piccole e medie imprese nella forma di club di prodotto, in grado di sviluppare e gestire la promo-commercializzazione unitaria su tutto il territorio regionale, strumenti di promozione coordinata del prodotto turistico adatti ai mercati internazionali».

Le agevolazioni saranno assegnate in regime “de minimis” nei limiti del 65percento dei costi ammissibili: le aggregazioni di Pmi potranno beneficiare di un contributo fino a un massimale, per ogni Ptt, pari a 500mila euro; le singole imprese promotrici del raggruppamento fino a un massimo di 20mila euro. I contributi saranno attribuiti secondo due linee d’azione: sostegno alla creazione e sviluppo di raggruppamenti di imprese in forma di club di prodotto, uno per ogni Ptt, e sostegno al potenziamento e allo sviluppo di micro, piccole e medie imprese ricettive e di servizi turistici aderenti ai club di prodotto. Il prodotto tematico consiste in un’offerta sistemica di attrattori turistico-ambientali e culturali, di servizi legati ad attività di carattere infrastrutturale (pernottamento) e concettuale (collegamenti tra destinazioni e attrazioni), caratterizzati da un forte legame tematico comune. I Ptt hanno un elevato potenziale in termini di sviluppo e sono in grado di attrarre segmenti (o nicchie) di clientela o mercati specifici di domanda. Per lo sviluppo di ogni prodotto si incentiva la nascita di aggregazioni di imprese turistiche ed altri operatori interessati alla filiera del prodotto, secondo i canoni del club di prodotto, ossia un’organizzazione di una pluralità di operatori che si associano per sviluppare un prodotto tematico, razionalizzando ed innovando i processi produttivi e puntando a una sinergia di risorse e competenze, così da perseguire in maniera più efficiente ed efficace finalità comuni di natura promozionale e commerciale. Gli operatori aderenti al club si impegnano a rispettare disciplinari condivisi, ossia linee guida di carattere deontologico-professionale che garantiscono standard omogenei di qualità.

Nella foto: L’assessore regionale Luigi Crisponi
19/11/2025
Abbiamo più volte spiegato con chiarezza che per difendere la Sardegna dagli effetti negativi dell’autonomia differenziata bisogna attivare e modernizzare le norme di attuazione dello Statuto speciale, l’unico strumento in grado di rendere realmente operativo il principio di insularità inserito in Costituzione e di colmare il gap che la nostra Regione paga da decenni



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