G.M.Z.
29 dicembre 2013
Caso-Barracciu rinviato a lunedì «Con me a casa Cappellacci»
La vincitrice delle primarie non accoglie la proposta di fare un passo indietro e chiede tempo fino al 2 gennaio. Richiesta bocciata, riunione rinviata di 24 ore

ORISTANO - A Oristano va in scena una delle direzioni del Partito democratico più difficili e tormentate. Sul tavolo il delicato caso-Barracciu, con pochi giorni che separano i sardi dal voto alle regionali fissato il 16 febbraio (entro il 10 gennaio l'ultimo giorno utile per la composizione delle liste). Slitta così di oltre quattro ore la riunione fissata in mattinata all’hotel Mistral, con i lavori che iniziano solo nel pomeriggio per essere rimandati a lunedì (ore 16).
Nonostante la stessa candidata alla presidenza avesse chiesto all'assemblea uno slittamento al 2 gennaio perchè aveva bisogno di qualche giorno ancora per un’ulteriore riflessione. Non è mistero, infatti, che da più parti - anche interne al Partito democratico - si fa forte la richiesta di un passo indietro per la Barracciu, indagata insieme a numerosi colleghi onorevoli per l'utilizzo disinvolto dei fondi ai gruppi consiliari.
Non c'è tempo però, così il segretario regionale, Silvio Lai, aggiorna i lavori della direzione alla giornata di domani. Il verdetto sulla conferma o meno alla candidatura arriverà così entro 24 ore nonostante la stessa Barracciu al microfono avesse chiesto qualche giorno in più «per ritrovare la solidarietà e l'unità per vincere le elezioni». «Con me si può vincere e mandare a casa Cappellacci» aveva infatti esclamato durante il suo intervento, dopo aver spazzato via per l'ennesima volta i dubbi sulla sua innocenza che, a sua detta, emergerà con chiarezza. Intanto bocche cucite sui nomi di possibili sostituti, anche se non è mistero che Sel veda sempre di buon occhio Franco Siddi, una grossa fetta del Pd, Francesco Pigliaru.
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