Red
11 novembre 2005
Provincia di Sassari e governo della Catalogna Bargallò «ora uniamo le forze»
«Uniamoci per fare del Mediterraneo un’area di sviluppo economico e sociale e di progresso civile e culturale», è la proposta che Josep Bargallò, sbarcato solo da qualche ora in Sardegna, rivolge al presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, all’assessore al Turismo e alle attività produttive, Marco Di Gangi, e all’assessore all’Istruzione, Laura Paoni

SASSARI - «I nostri territori hanno molto in comune, è ora di unire le forze». Per il primo ministro del governo della Catalogna, Josep Bargallò, non c’è alternativa: l’alleanza tra la sua terra e la Sardegna s’ha da fare. «Uniamoci per fare del Mediterraneo un’area di sviluppo economico e sociale e di progresso civile e culturale», è la proposta che Josep Bargallò, sbarcato solo da qualche ora in Sardegna, rivolge al presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici, all’assessore al Turismo e alle attività produttive, Marco Di Gangi, e all’assessore all’Istruzione, Laura Paoni. «Due realtà lontane ma vicine come le nostre devono ragionare assieme sulla possibilità di allargare i propri orizzonti», è la risposta. «Grazie alla lingua, finora abbiamo avuto un rapporto privilegiato con Alghero», spiega Bargallò, che oltre a essere il primo consigliere della Generalità di Catalogna ricopre anche il ruolo di sottosegretario nel governo Zapatero. Ma la vera ragione del suo viaggio, si affretta a spiegare, è proprio quella di «estendere il nostro rapporto ad altre aree dell’isola – dice – cui ci sentiamo legati da fattori storici, culturali ed economici». Ecco spiegato perché il tour sardo iniziato ieri sera ha portato Bargallò e il suo staff a Sassari, destinazione palazzo della Provincia, e poi a Cagliari, nella sede della Regione. E una volta chiarite le intenzioni, la discussione è entrata nel vivo, con una serie di accordi verbali che a stretto giro di posta potrebbero portare alla firma di un protocollo d’intesa. L’obiettivo, secondo Alessandra Giudici, dovrà essere quello di «individuare una serie di azioni efficaci, in grado di favorire il flusso reciproco di persone, di idee e di merci». Un mese, due al massimo, poi il governo catalano e l’amministrazione provinciale di Sassari si incontreranno di nuovo. Stavolta, dato che c’è piena sintonia, sarà solo per mettere tutto nero su bianco.
Nella foto l´incontro in provincia
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