S.A.
13 febbraio 2014
La lista Confapi per i Governatori
La crescita dei livelli occupazionali e l’incremento del sostegno finanziario alle imprese, sono tra i cardini della articolata proposta che la Confapi Sardegna e Sardafidi, hanno rilanciato ai candidati in corsa per la Presidenza della Regione

CAGLIARI - Sviluppo della produttività e della competitività del tessuto produttivo, incremento delle capacità attrattive per stimolare nuovi investimenti interni ed esterni, politiche attive sul lavoro per la crescita dei livelli occupazionali e l’incremento del sostegno finanziario alle imprese, sono 4 cardini della articolata proposta che la Confapi Sardegna e Sardafidi, organizzazioni a cui fanno capo le Pmi della Sardegna, hanno rilanciato ai candidati in corsa per la Presidenza della Regione.
«il sistema del credito nella nostra regione – sostiene il presidente di sarda fidi Enrico Gaia – è certamente un elemento che più ha fatto soffrire nell’ultimo triennio le nostre imprese e la nostra economia reale. Noi crediamo alla necessità di favorire una maggiore sinergia tra i confidi regionali e la Regione Sardegna al fine di realizzare iniziative che favoriscano l’immissione di liquidità nel sistema, quali ad esempio buone pratiche di utilizzo di tranched cover che oggi rappresentano una buona soluzione».
«Inoltre – prosegue Gaia - l’esigenza attuale di salvaguardare le imprese resta legato anche a quella di favorire l’utilizzo del Fondo di garanzia, per questo proponiamo al futuro Governatore una azione strategica che garantisca la riassicurazione massiva dei portafogli in essere dei confidi liberando di fatto spazi per un aumento di credito disponibile per le imprese coinvolte, anche attraverso la metodologia della co-garanzia che consentirebbe la condivisione delle operazioni garantendo una adeguata tutela per le imprese evitando la “disintermediazione” del sistema confidi». Per il presidente della Confapi Sardegna Francesco Lippi «occorre necessariamente ripartire da un piano di sviluppo industriale chiaro all’interno del quale chi ha capacità e risorse da investire possa realmente confrontarsi e contribuire al rilancio della Pmi sarda».
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