Red
16 novembre 2005
Provincia e Comuni, un accordo per l’e-governement
«Portare la banda larga in tutta l’area, informatizzare anche i piccoli centri è il passo necessario per creare una rete tra tutti gli enti pubblici del territorio, mettendoli nelle condizioni di fornire ai cittadini un servizio più efficiente e adeguato alle esigenze di ognuno».

SASSARI - «L’informatizzazione dei servizi è un’opportunità per tutti. Lavoriamoci assieme». L’idea di e-governement maturata dall’amministrazione provinciale di Sassari è tutta nello slogan con cui gli assessori Pinuccio Vacca e Salvatore Marino annunciano l’incontro con gli amministratori del territorio, fissato per venerdì 18 novembre alle 9,30 nella sala Angioy del palazzo della Provincia. Un’adunata voluta per discutere e valutare assieme la bozza di delibera – studiata dai due esponenti della giunta Giudici di concerto con l’assessorato regionale – che ogni Comune dovrà sottoscrivere per entrare a far parte del Centro di competenza territoriale. «La competitività dell’isola dipende anche dall’efficacia della pubblica amministrazione», sostiene con forza l’assessore agli Affari generali, Pinuccio Vacca. «Se questo è l’obiettivo – spiega – l’informatizzazione è una necessità». Sfruttarne completamente le potenzialità significherebbe davvero «assicurare anche alla provincia di Sassari l’accesso alla società dell’informazione», dice l’assessore alle Politiche del Lavoro, Salvatore Marino. «Portare la banda larga in tutta l’area, informatizzare anche i piccoli centri – insiste – è il passo necessario per creare una rete tra tutti gli enti pubblici del territorio, mettendoli nelle condizioni di fornire ai cittadini un servizio più efficiente e adeguato alle esigenze di ognuno». Il modello di e-governement sviluppato dalla Regione si articola su tre livelli. Nessuna gerarchia, ma un modo elastico e snello per dividere i compiti. Una parte la farà il governo regionale attraverso il Centro servizi regionale, che dovrà fornire i servizi di base e le infrastrutture necessarie per la creazione e il funzionamento della nuova macchina informatica. Ma saranno proprio gli enti locali a doversi rimboccare le maniche, e a guidare la rivoluzione saranno le Province, attraverso la costituzione dei Centri servizi territoriali. Con molta probabilità i Centri per i servizi territoriali saranno due, e per ognuno la Regione sarebbe pronta a sganciare più di 13 milioni di euro. Secondo i piani del governo Soru, la Provincia di Sassari dovrebbe entrare a far parte di quello che comprenderà anche Gallura, Oristano e Medio Campidano. Oltre al Centro servizi regionale e i Centri servizi territoriali, nasceranno anche i Centri di competenza territoriale. Saranno otto, come le Province, cui la Regione intende affidare tutta l’attività di coordinamento dell’e-governement e di formazione del personale che in ogni ente dovrà gestire la transizione dai vecchi ai nuovi sistemi di gestione dei servizi ai cittadini. Ma prima di tutto serve l’ok dei Comuni. Il futuro è nelle loro mani.
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