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Red 29 novembre 2005
Collocamento, firmato l’accordo con la Regione
Regione e Provincia di Sassari hanno finalmente trovato l’accordo che sancisce una volta per tutte l’attribuzione all’amministrazione provinciale di nuove competenze e nuove funzioni in materia di collocamento
Collocamento, firmato l’accordo con la Regione

SASSARI - «Ora non ci resta che attivarci per offrire ai cittadini un servizio adeguato alle attese». Regione e Provincia di Sassari hanno finalmente trovato l’accordo che sancisce una volta per tutte l’attribuzione all’amministrazione provinciale di nuove competenze e nuove funzioni in materia di collocamento. Per l’assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Salvatore Marino, una soddisfazione enorme. Anzi, doppia. Perché se da un lato c’è la consapevolezza «di aver fatto fino in fondo la propria parte, collaborando con la Regione per arrivare a un accordo che fornisce precise garanzie all’amministrazione provinciale e ai dipendenti», dall’altro c’è soprattutto la gioia «di poter assicurare agli utenti la riapertura immediata di quegli sportelli rimasti chiusi per quasi due mesi». Il protocollo d’intesa firmato questa mattina mette tutti di fronte a responsabilità precise. Prima di farsi carico del servizio, Sassari aveva chiesto che la giunta Soru garantisse esplicitamente la copertura finanziaria del passaggio di consegne. «Avevamo sostenuto che il trasferimento avesse contorni poco definiti, chiedendo alla Regione le dovute rassicurazioni», dice Salvatore Marino per ricordare i motivi che due mesi fa avevano fatto saltare l’accordo. «Al trasferimento del personale degli ex uffici di collocamento e delle competenze in materia di lavoro – afferma Marino – non avevano fatto seguito i passaggi necessari per garantire mezzi e risorse alla Provincia». Ecco perché «abbiamo preferito mettere subito i puntini sulle “i” – aggiunge l’assessore provinciale – invece di trovarci tra qualche mese con le tasche vuote e senza la possibilità di garantire alcun servizio». E al termine della trattativa iniziata alla fine di settembre, «Cagliari ha ascoltato le nostre ragioni», commenta il presidente della Provincia di Sassari, Alessandra Giudici. «I nostri dubbi hanno trovato delle risposte – aggiunge – e le garanzie che chiedevamo nell’interesse dei lavoratori e di chi usufruisce del servizio trovano spazio nell’accordo firmato oggi». Continuerà ad essere operativa la sede di via Bottego che sino alla fine di settembre ospitava l’Ufficio di collocamento. A curare il servizio per conto della Provincia saranno principalmente i 54 dipendenti del Ministero del Lavoro che hanno accettato di essere trasferiti alla Provincia: sono il 75 percento del totale, ma neanche uno si occupava del collocamento obbligatorio dei disabili. «Ma non sarà un problema – spiega Salvatore Marino – perché il protocollo prevede che i dipendenti dell’Ufficio provinciale del lavoro che se ne sono occupati sinora affianchino la Provincia in questa fase di transizione». Fino al 31 dicembre, «poi sfrutteremo parte delle risorse che ci verranno messe a disposizione per formare il personale necessario – assicura il presidente Giudici – d’altronde era proprio quello che chiedevamo per partire con il piede giusto, prevenendo problemi che sicuramente sarebbero emersi nel giro di poco tempo». Nella casse della Provincia finiranno due milioni e 300mila euro per il 2006, più un conguaglio adeguato per il 2005: dovranno essere divisi con Olbia, che per tutto ciò che diventa di sua competenza prossimamente riceverà da Sassari la documentazione sul personale e sui beni, ma anche gli archivi e la documentazione amministrativa che ancora risulta in possesso dell’Ufficio provinciale del lavoro. La divisione delle risorse e delle competenze tra Sassari e Olbia verrà stabilita dalla commissione tecnica, composta da due dirigenti per Provincia, che dovrà insediarsi entro due settimane. La sigla dell’accordo con la Regione, dunque, mette fine anche alle polemiche sulla questione del collocamento obbligatorio, a proposito della quale la Provincia di Sassari rispedisce al mittente le critiche. «Di quel servizio si è sempre occupato l’Ufficio del lavoro, che l’ha sospeso da quando non è più di sua competenza», dice Alessandra Giudici. «L’esigenza di definire i rapporti con la Regione – aggiunge – ha causato una sospensione nell’erogazione del servizio, ma questo non è dipeso da noi». Soddisfatto per l’epilogo, l’assessore Marino lancia un altro messaggio agli operatori del settore. «Lavoriamo insieme per la realizzazione di un osservatorio permanente su lavoro e disabilità – propone – e valutiamo le politiche migliori per favorire anche tra i diversamente abili una maggiore professionalità».



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