Red
15 marzo 2014
Destra al palo, primi malumori
Centinaia le persone già contattate telefonicamente dalla società leader nelle rilevazioni Swg, che consegnerà il sondaggio nelle mani del segretario regionale del Partito democratico

ALGHERO - Poco più di 48 ore di trattative e riunioni tra i Democratici algheresi, che nelle giornate di domenica e lunedì riuniranno il direttivo cittadino alla presenza dei dirigenti regionali per ufficializzare il percorso politico-elettorale che condurrà alle votazioni del 25 maggio. Tappe forzate per la presentazione dei candidati alle elezioni primarie (scadenza il 17 marzo), anche se queste ultime diventano sempre più improbabili. Infatti, qualora il partito riuscisse a trovare la convergenza sull'uomo da presentare agli alleati in un'ottica di allargamento della coalizione al centro, si partirebbe immediatamente con una conferenza programmatica.
Ed in questa direzione, un aiuto importante arriverà dai risultati del sondaggio che la Swg di Trieste sta elaborando telefonicamente in queste ore su un campione rilevante di cittadini. Già contattati centinaia di elettori, a cui è stata chiesta una valutazione sulla fine anticipata dell'esperienza Lubrano (con l'obbiettivo di attribuire le responsabilità in capo all'ex primo cittadino o alla coalizione), ma anche la preferenza su alcune figure di riferimento: da Enrico Daga a Mario Bruno, passando per Francesco Marinaro, Matteo Tedde e Mario Conoci. Rilevazione commissionata dal Pd regionale che - come successo per la scelta di Francesco Pigliaru alle Regionali - si affida ancora una volta alle intenzioni di voto reali dei cittadini.
Destra al palo. Intanto, covano grossi malumori tra i partiti dell'ex coalizione di Centrodestra, che perdono punti di riferimento e vedono come estremamente pericolosa l'egemonia di Forza Italia sulla volontà di rinnovare il quadro elettorale. Tutti i partiti si muovono così in ordine sparso, in attesa di capire chi potrà assumere il ruolo di collante tra anime molto lontane anche all'interno degli stessi movimenti. Fibrillazioni che si registrano anche in Forza Italia, sempre in cerca di un equilibrio difficile da trovare all'indomani dell'elezione di Marco Tedde in Consiglio Regionale. Nessuno lo dice ancora apertamente, ma sarebbe la presenza dei "vecchi" gruppi di potere a frenare ogni tentativo di avvicinamento, rischiando di compromettere un cammino dato da molti in discesa.
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