Confusione nei partiti per la scelta dei candidati e le alleanze in vista delle prossime amministrative ad Alghero. I Riformatori prendono tempo sulla proposta del Pd di sedere ad un tavolo comune, il loro obiettivo sarà imporre il nome dell´aspirante sindaco. Intanto Mario Bruno acquista sempre più consensi
ALGHERO - Mancano 41 giorni alle elezioni amministrative e dodici giorni (il prossimo 26 aprile) al deposito dei nomi per candidati sindaco e liste, e ad Alghero regna il più assoluto caos. Solo tre gli aspiranti alla carica di primo cittadino che si sono presentati nei giorni scorsi: Graziano Porcu del Movimento Cinque Stelle [
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GUARDA] e Stefano Lubrano [
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A parte il primo che rappresenta integralmente il proprio gruppo politico di riferimento, sia Bruno che Lubrano hanno davanti un percorso un po' accidentato nella propria campagna elettorale, seppur per differenti motivi. L'ex consigliere regionale parte certamente tra i favoriti ma si trova a dover fronteggiare la sfida interna al suo partito disunito sulla sua candidatura; l'ex sindaco, invece, dopo l'uscita dal Partito Democratico nella sua esperienza di governo cittadino, mira a ricostruire lista ed elettorato fuori dai consensi dei partiti tradizionali.
Chi, al contrario, fa prove tecniche di avvicinamento sono i Riformatori e lo stesso Pd, ma senza il vincitore "a tavolino" delle primarie. Il segretario democratico Mario Salis "corteggia" Marinaro e compagni, dopo la loro decisione di rimanere distanti dai partiti nazionali, e in sacrificio pone proprio la candidatura di mario Bruno [
LEGGI]: «pur comprendendo - spiega - le ragioni politiche che hanno indotto i Riformatori ad assumere la comprensibile determinazione a collocarsi in una posizione equidistante rispetto alle forze politiche di centrodestra e centrosinistra, il Partito Democratico è tuttora impegnato, così come in molteplici occasioni dichiarato, alla costruzione di una aggregazione politica che veda abbattere gli steccati tradizionali, per inaugurare un nuovo corso» [
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Un tentativo non rispedito al mittente ma congelato da parte dei Riformatori: «il nostro interesse primario - rispondono - è il futuro della città che, siamo certi, possa essere al meglio garantito superando i pregiudizi ideologi e tenendo a mente quelle che sono le più urgenti problematiche da risolvere. In modo responsabile riteniamo sempre utile il confronto e ringraziamo per la considerazione la segreteria del Partito Democratico». E «una risposta all'invito ricevuto» potrebbe arrivare questa sera alle 19 nella nuova riunione fissata in via Giovanni XXIII, ma non ci si aspettano sorprese: la condizione
sine qua non è il nome dell'aspirante inquilino di Sant'Anna.