Pierpaola Pisanu
28 dicembre 2005
Commercianti indisciplinati, dopo i saldi fuori periodo è la volta delle saracinesche chiuse
Tiratina d’orecchie dell’assessore allo sviluppo economico Ninni Picinelli al comparto commerciale algherese. In particolare il richiamo al rispetto delle regole è rivolto agli esercizi pubblici che hanno chiuso le saracinesche in massa nei giorni di festa

ALGHERO - Tiratina d’orecchie dell’assessore allo sviluppo economico Ninni Picinelli al comparto commerciale algherese. In particolare il richiamo al rispetto delle regole è rivolto agli esercizi pubblici che hanno chiuso le saracinesche in massa nei giorni di festa. Se infatti per i negozi è facoltativo attenersi a certi dettami, così non è per bar e ristoranti, soggetti a una disciplina ben precisa che ne regola gli orari di apertura e chiusura in relazione ai diversi periodi dell’anno. «Sulla base della normativa vigente infatti i pubblici esercizi hanno la facoltà di osservare turni di riposo settimanale concordati tra gli stessi titolari e comunicati all’amministrazione che provvede alla stesura di un apposito calendario», precisa Picinelli. «Durante l’anno possono fruire di un periodo di chiusura temporanea, per lavori di manutenzione, di massimo 30 giorni – prosegue il delegato al commercio – mentre per i mesi estivi, e le festività natalizie e pasquali, è un dovere dell’esercente osservare i turni di apertura obbligatoria per poter assicurare idonei livelli di servizio all’utenza». Ciò a detta dell’assessore non sarebbe avvenuto e la scelta di molte attività di non lavorare nella giornata di Natale, che cadeva di domenica, non è giustificata. In chiusura Picinelli raccomanda per la prossima volta l’osservanza delle normative vigenti per offrire un servizio adeguato ad una città turistica che si vuole definire tale.
Nella foto la centralissima via Roma
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