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Sara Alivesi 28 giugno 2014
Meta, In house e Secal: ad Alghero si cambia
Nel piano del sindaco di Alghero c´è la riorganizzazione delle figure, a partire da un direttore operativo per ciascun organo. Per la Fondazione Meta si fa largo un nome di prestigio in qualità di presidente onorario
Meta, In house e Secal: ad Alghero si cambia

ALGHERO - Le partecipate algheresi sono nel tavolo delle priorità del neo sindaco Mario Bruno. Se ne discuterà anche nella riunione di giunta di oggi (sabato) ma i nodi su Alghero In House, Meta e Secal sono emersi soprattutto nelle parole del primo cittadino durante la discussione delle sue dichiarazioni programmatiche. Per tutte e tre le società «la parola d'ordine è programmazione», ma soprattutto cambiamento nelle posizioni esecutive. Nel suo piano c'è la riorganizzazione delle figure, a partire da un direttore operativo per ciascun organo. Sorprese potrebbero arrivare anche nei consigli di amministrazione dove la norma non impone più siano composti da dipendenti comunali.

Meta. La Fondazione che si occupa degli eventi turistici e culturali in città è stata costituita durante gli anni di Tedde e ha resistito nel breve mandato del suo successore Lubrano che per primo aveva pensato al nome "vip" riconosciuto nella giornalista Paola Salluzzi, tramontato prima ancora del suo arrivo in Riviera del Corallo. Da allora ricopre il ruolo di presidente Pietro Alfonso, già dipendente comunale. Il sindaco vorrebbe affiancare al direttore un nome di prestigio legato al territorio che fungerebbe da "presidente onorario" e richiamo per eventi e manifestazioni. Sui programmi il sindaco ha avvisato in Aula: «basta patrocini a pioggia, bisogna scegliere e caratterizzare l'offerta».

In House. Nella società che si occupa delle manutenzioni cittadine, ma con il nuovo statuto ha assimilato anche i servizi cimiteriali e i parcheggi a pagamento, il cambio di passo è alle porte. Già dalla prossima settimana lascerà il suo incarico l'attuale amministratore unico Andrea Maltoni, già dimissionario nelle scorse settimane. Il sindaco ha riferito la necessità di rivedere i contratti di servizio e in consiglio ha bocciato «la scelta folle del passato di spostare 2 milioni di euro per gli stipendi e lasciare l'officina comunale vuota».

Secal. Sulla società a totale partecipazione pubblica incaricata della riscossione delle entrate comunali Bruno spende le parole più dure: «non fa bene la riscossione e non fa quasi per niente quella coattiva». Un messaggio chiaro all'indirizzo dell'amministratore unico Salvatore Marino, in carica come presidente del Cda dal mandato Lubrano e recentemente rinnovato dal Commissario Scano, che ha incassato senza reazioni (per ora) l'uscita pubblica del sindaco. La sua è chiaramente una poltrona scomoda in vista delle nuove nomine su cui ancora rimane il più stretto riserbo.

Nella foto: il sindaco Mario Bruno con il presidente Alfonso (Meta) e gli amministratori Maltoni (In house) e Marino (Secal)
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